Cagliari, domenica il Pranzo di Solidarietà organizzato dall’assessorato alle Politiche Sociali

Domenica 6 gennaio si svolgerà il tradizionale Pranzo di Solidarietà organizzato dall'assessorato alle Politiche Sociali. Un'occasione d'incontro e socializzazione per le persone più vulnerabili della città che, a partire dalle 12.30 saranno accolte per il pranzo presso la Casa di Accoglienza di Terramaini in via Pisano.
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Cagliari, domenica il Pranzo di Solidarietà organizzato dall’assessorato alle Politiche Sociali.
Domenica 6 gennaio si svolgerà il tradizionale Pranzo di Solidarietà organizzato dall’assessorato alle Politiche Sociali. Un’occasione d’incontro e socializzazione per le persone più vulnerabili della città che, a partire dalle 12.30 saranno accolte per il pranzo presso la Casa di Accoglienza di Terramaini in via Pisano.
Sarà l’occasione per trascorrere una giornata diversa, di festa, solidarietà e condivisone, per tutti coloro vivono una situazione di solitudine e difficoltà.

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La Caritas di Cagliari sempre più famiglia a Natale: tutte le iniziative per i più bisognosi

La Caritas di Cagliari si prepara a un Natale di solidarietà. Il centro “Giovanni Paolo II” di viale Sant’Ignazio è pronto ad accogliere i più bisognosi per la mensa del 24 e del 25 dicembre.
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La Caritas di Cagliari si prepara a un Natale di solidarietà. Il centro “Giovanni Paolo II” di viale Sant’Ignazio è pronto ad accogliere i più bisognosi per la mensa del 24 e del 25 dicembre. Dopo il trasferimento degli ospiti, nei mesi scorsi, nelle varie strutture del Cagliaritano, rimangono infatti ancora attivi nell’area vicina al polo universitario giuridico-politico-economico i servizi quotidiani di colazione, pranzo e cena rivolti alle tantissime persone e famiglie in difficoltà. E in occasione del Natale non si poteva fare da meno, per dare a tutti l’opportunità di rivivere quel clima di famiglia e aggregazione proprio della festa. «Certo, a Natale qualcosa di più del quotidiano, la dobbiamo fare» spiega il direttore della Caritas don Marco Lai «così come tutti, anche i poveri hanno bisogno del calore familiare». Ecco dunque che in occasione della cena della Vigilia e del pranzo del 25 ci si prepara a offrire qualcosa in più ai bisognosi, anche grazie sicuramente all’aiuto dei generosi donatori. «Io credo che come sempre ci impegneremo con qualcosa di aggiuntivo, rispetto a tutti i giorni» continua don Marco «magari con una festa pomeridiana. Abbiamo tutti quanti bisogno di incontrarci e vivere momenti di affetto e sorrisi».
Di certo, una grande opportunità di “sentirsi più in famiglia” per chi ha perso il lavoro, la casa e ha sofferto, ai margini. Ma la Caritas mette anche a disposizione dei suoi numerosissimi ospiti qualcosa di “più materiale”, come un ricco menù, non dissimile a quanto succede sotto qualunque tetto. « Il pranzo di Natale è caratterizzato, come sempre, da qualche antipasto e dall’agnello. Ma ci sono anche le bibite e i dolci». Un banchetto luculliano, insomma. E il parroco di Sant’Eulalia non può che ringraziare i numerosi donatori, come la Saras, il centro medico Deriu e la congregazione del Santissimo Sacramento della Marina. «La Caritas è una grande una famiglia tutto l’anno e ancor di più in questi giorni. C’è il vescovo in testa e continua con tutti gli operatori, volontari e ospiti. Senza famiglia la vita è più povera».
Don Marco Lai confida, inoltre, nella generosità della gente, in occasione del 22esimo Miracolo di Natale, quest’anno“spalmato” in ben 15 comuni in Sardegna: «Si tratta di un’istituzione che ha una straordinaria funzione educativa. Promuove una solidarietà contagiosa. È un’occasione in cui si può aiutare il prossimo con il sorriso e alla luce del sole, in maniera concreta. Chi si lascia coinvolgere dal Miracolo di Natale e dal suo atteggiamento, possa rimanerne coinvolto tutto l’anno».
Dopo la tre giorni natalizia, il 2019 è dietro l’angolo e il direttore della Caritas di Cagliari pensa al lavoro futuro: «Auspichiamo un’attenzione maggiore per quelle povertà più forti, riguardanti i cinquantenni senza lavoro o i padri separati, ad esempio. La solidarietà aiuta a rinascere. Noi, in previsione dell’anno nuovo, dobbiamo essere ottimisti e speranzosi. Siamo pronti a impegnarci e metterci in gioco, perché ci possa essere per tutti più lavoro e benessere».

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