Festa degli Alberi 2018: oltre 1000 piante messe a dimora dai bambini, i cittadini del domani
Festa degli Alberi al Borgo nuovo di San Bartolomeo. Muniti di rastrelli, palette e innaffiatoi e aiutati dalle mani sapienti degli operai del Servizio Verde pubblico e dei volontari di Legambiente, i piccoli giardinieri concluderanno la piantumazione iniziata nella scorsa edizione dando vita al primo passo dell'imminente lavoro di definitiva riqualificazione di quell'angolo di città. Accanto alle essenze di macchia mediterranea saranno piantati noci, mandorli, sei grandi ulivi e sei jacarande del vivaio comunale. L'area sarà inoltre dotata di cestini portarifiuti e panchine.
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Oltre 1000 le piante che i bambini delle scuole cagliaritane metteranno a dimora questa mattina. L’assessore Frau e il consigliere Alias: “Il loro contributo sarà importante per la definitiva riqualificazione dell’area”. “È importante imparare a proteggere gli alberi. Oggi più che mai”, sottolinea Paolo Frau, assessore alla Cultura e all’Ambiente. “Sono dei formidabili alleati per mantenere in salute la terra e i suoi abitanti, senza contare la bellezza che sono in grado di regalare”. Si celebra oggi, la settima edizione della Festa degli alberi organizzata dall’Amministrazione comunale, con la collaborazione di Legambiente, per sensibilizzare i cittadini, partendo dalle bambine e dai bambini delle scuole elementari e medie che sono i cittadini del domani, alla difesa e valorizzazione del verde.
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Il Fantasma dei Post Passati: perché senza advertising restano nell’ombra

Le campagne social ben confezionate e guidate da una strategia, sono come slitte trainate da renne veloci: raggiungono luoghi lontani, oltrepassano la nebbia, bussano alle porte giuste. Vediamo insieme perché!
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Nelle fredde e brumose sere che precedono il Natale, quando il fumo dei comignoli si mescola ai profumi di spezie e agrumi, le botteghe della città, siano esse reali o digitali, si riempiono di speranze. I mercanti moderni, armati non più di lanterne e cavalli ma di smartphone e pagine social, anelano a far crescere il proprio commercio come un abete che ogni giorno aggiunge un nuovo ramo verso il cielo.
Eppure, in questa grande metropoli digitale, piena di carrozze rumorose, insegne luminose e folle distratte, molti imprenditori confidano ancora che un semplice post, pubblicato con la timida speranza di un carolero solitario, possa risuonare alle orecchie del mondo intero. Lo immaginano elevarsi, leggero come un fiocco di neve, sopra il chiacchiericcio incessante delle strade social, raggiungendo miracolosamente nuovi clienti carichi di spirito d’acquisto.
Ma come il giovane Tim non può camminare senza stampella, così anche i contenuti organici (ovvero i post pubblicati senza nessun investimento economico) non possono reggersi da soli in un panorama dove ogni giorno migliaia di voci reclamano attenzione.
È la dura legge dell’algoritmo, un po’ simile a un austero contabile vittoriano: preciso, severo e del tutto insensibile alle buone intenzioni. Per quanto un contenuto possa essere bello, emozionante o ben scritto, senza un aiuto concreto spesso resta sommerso nella folla, come un canto sommesso perso nella nebbia londinese.
Ed è qui che appare, come lo Spirito del Natale Presente, la Sponsorizzazione.
Possente, luminosa, generosa, essa porta in sé il dono più prezioso: la possibilità di farsi vedere. Con un gesto simile a un benefattore che distribuisce monete ai bambini poveri, l’investimento in advertising apre porte, illumina vicoli bui, conduce il tuo messaggio nelle case, o meglio, nei feed di chi ancora non sapeva della tua esistenza.
Le campagne social ben confezionate e guidate da una strategia, sono come slitte trainate da renne veloci: raggiungono luoghi lontani, oltrepassano la nebbia, bussano alle porte giuste.
E poi c’è lui, misterioso e indispensabile: il remarketing. Egli svolazza come lo Spirito del Natale Futuro: silenzioso ma implacabile, torna da coloro che ti hanno già incontrato, ricordando loro che il tuo valore merita una seconda occhiata. Non è magia, è semplicemente dare una nuova possibilità a chi si era solo distratto.
Senza questo spirito di investimento, tuttavia, la bottega digitale resta come la casa cupa di Scrooge prima della redenzione: chiusa, isolata, invisibile alla città che brulica appena fuori dalla finestra. I post restano lì, come fantasmi del passato, pronti a bussare ma incapaci di farsi ascoltare.
Morale della storia:nel grande mercato del Natale digitale, chi vuole essere visto deve imparare a donare. Perché nulla cresce solo con i desideri: è l’investimento, illuminato, strategico e generoso che trasforma un semplice post in un vero miracolo di Natale.
Buon Natale passato, presente e, soprattutto, Futuro!
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