Anziano ridotto in schiavitù e costretto a chiedere l’elemosina dai vicini di casa

#Italia L'uomo era stato costretto dalla coppia, 61 anni lei e 64 lui, a chiedere l'elemosina davanti a una farmacia. Ogni giorno i due andavano a ritirare il "bottino". Accusati di riduzione in schiavitù aggravata in concorso
canale WhatsApp
Lo costringevano a chiedere l’elemosina davanti a una farmacia: arrestata una donna e denunciato il marito dai carabinieri di Acilia (Roma) con l’accusa di riduzione in schiavitù aggravata in concorso con il marito 64enne. Come riporta Tgcom, i due, sotto la continua minaccia di fargli perdere la titolarità del suo appartamento, avevano costretto il vicino di 73 anni a consegnarli la pensione e a chiedere l’elemosina. Le indagini sono partite dopo che i militari hanno visto l’uomo chiedere denaro in strada.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Come si dice autunno in sardo campidanese e da dove deriva questa parola?

La domanda per chi vuole approfondire la cultura isolana: come si dice autunno in sardo?
canale WhatsApp
Come si dice autunno in sardo campidanese e da dove deriva questa parola?
La domanda per chi vuole approfondire la cultura isolana: come si dice autunno in sardo?
Il fascino etimologico dell’autunno in sardo, tra latino e influenze iberiche.
La Sardegna è un’isola dalla ricchezza linguistica inestimabile, una terra dalle tante lingue e varianti che riflette la sua storia millenaria. Essendo stata colonizzata e occupata da tanti popoli, l’isola presenta numerose differenziazioni e inflessioni dialettali che ne fanno un caso studio per la linguistica romanza. In questo affascinante scenario, sorge spontanea la domanda per chi vuole approfondire la cultura isolana: come si dice autunno in sardo?
In una terra agro pastorale come la Sardegna, dove la vita è scandita dai momenti legati alla terra, l’autunno era un momento importante. Era la stagione della maturazione finale e delle prime fatiche invernali, cruciale per la sopravvivenza delle comunità.
Scopriamo come si dice in sardo campidanese. La denominazione più diffusa per indicare la stagione che succede all’estate non è autoctona, ma rivela le profonde stratificazioni culturali che hanno modellato il sardo. In sardo si dice atongiu, un termine che illustra perfettamente i legami storici dell’isola.
L’origine etimologica di questo vocabolo è triplice e affascinante. La forma atongiu è direttamente mutuata dallo spagnolo otono (o otoño in grafia moderna), un’influenza che testimonia il lungo periodo di dominazione iberica in Sardegna. A sua volta, il termine spagnolo deriva dal latino. La radice ultima del vocabolo risiede infatti dal latino autumnus, la forma classica da cui provengono tutte le varianti romanze del nome di questa stagione. Il campidanese, in questo specifico caso, ha veicolato la parola non direttamente dal latino, ma attraverso la mediazione iberica, fissando la propria variante in atongiu.
Questo piccolo frammento linguistico racchiude un’intera lezione di storia: la permanenza del latino autumnus, l’impronta lasciata dal periodo spagnolo e la capacità della lingua sarda di accogliere e adattare i termini, arricchendo il suo vocabolario. La risposta alla domanda su come si dice autunno in sardo svela, dunque, l’identità complessa e storicamente stratificata della Sardegna centrale, ben oltre la semplice traduzione.

© RIPRODUZIONE RISERVATA