Il Serramanna si prepara ad affrontare la sua quarta trasferta in Ogliastra. Per la tredicesima giornata del campionato di Prima Categoria i biancazzurri partono domani alla volta di Tertenia, squadra relegata in terzultima posizione e in piena lotta salvezza. I locali sono reduci dal pareggio di Lotzorai e non vengono certo da un periodo strepitoso. L’ultima vittoria risale al 1° novembre, col 2 a 0 casalingo sull’Atletico Settimo. Da allora tre sconfitte e due pareggi, per un magro bottino di 9 punti in classifica.

Diversa situazione per i mediocampidanesi, trionfanti domenica scorsa sull’Atletico Settimo. Per i biancazzurri sono sei le vittorie di fila, spalmate equamente in casa e in trasferta. Gli uomini di Carracoi, al primo posto con 31 punti, cercano ora il settimo successo consecutivo, per allontanare Villagrande e Gioventù Sarroch, rispettivamente a cinque e a sei punti di distanza.

Per gli ospiti formazione da ritoccare. Di sicuro non ci sarà il portiere Alessandro Secchi, squalificato, e al suo posto allora, con ogni probabilità, spazio a Luca Concas fra i pali, dietro una difesa che potrebbe confermarsi la stessa, con il ballottaggio tra Sanì sulla fascia o Lai in posizione centrale sin dall’inizio. Dubbi maggiori affliggono Carracoi, per quanto riguarda l’attacco. William Amorati in dubbio, per via di un risentimento muscolare, così come Davide Secci, febbricitante in settimana. Il mister di Sardara comunque può contare sui due nuovi innesti, all’esordio domenica scorsa, Podda e Atzeni, per ridisegnare la formazione di partenza, anche se tutto si saprà ufficialmente appena prima del fischio di inizio.

Dall’altra parte, il Tertenia dovrà fare a meno del centrale Alessandro Deiana e di Di Fiore, entrambi squalificati, ma gli altri sono pienamente disponibili.

Non è solo un albero, è un monumento vivente, un custode silenzioso della storia del Montiferru. Il maestoso leccio di Birdambulis a Seneghe, gigante vegetale iscritto con merito nell’Elenco Nazionale degli Alberi Monumentali d’Italia, è stato recentemente oggetto di un delicato intervento di messa in sicurezza che ne garantirà la sopravvivenza per le generazioni future.

Foto Carlo Poddi

Il leccio si presenta allo sguardo con tutta la potenza della sua monumentalità. Le dimensioni sono straordinarie, ma è il suo portamento a lasciare senza fiato: un tronco massiccio e ampiamente cavo, segno inequivocabile di un’età plurisecolare che lo ha visto resistere a intemperie, siccità e al mutare delle epoche.

Foto Il Registro degli Alberi

La sua struttura, modellata dal tempo, non è solo una meraviglia botanica, ma un vero e proprio capolavoro architettonico della natura. La cavità interna, tipica degli esemplari più antichi, racconta di una resilienza fuori dal comune, dove il legno antico si fa scultura.

Foto Carlo Poddi

Data l’eccezionalità dell’esemplare, inserito tra i “tesori verdi” tutelati dallo Stato, si è reso necessario un intervento specialistico. La messa in sicurezza ha avuto l’obiettivo di preservare l’equilibrio statico della pianta, proteggendo la sua imponente chioma e il delicato tronco scavato dai secoli.

Foto Il Registro degli Alberi

Questi interventi non servono solo a proteggere l’albero in sé, ma a tutelare l’intera identità del territorio. L’operazione assicura che questo “patriarca” possa continuare a svettare nei cieli del Montiferru, mantenendo intatta quella forma solenne e quel portamento regale che lo hanno reso celebre in tutta l’Isola.