“Impara l’arte” del ricamo. Al carcere di Uta un corso per le detenute dedicato all’antica arte

«L’arte del ricamo – spiega Alma Piscedda – non è un semplice hobby ma un vero e proprio lavoro artigianale con finalità artistiche che affina la capacità di concentrazione, il gusto e la precisione. Favorisce lo scambio di esperienze e agisce sull’autocontrollo e può anche diventare un’occasione di riscatto sociale offrendo occasioni di lavoro autonomo. Il ricamo infatti è intramontabile e sempre apprezzato».
Ventisette detenute della Casa Circondariale di Cagliari-Uta apprenderanno l’arte del ricamo con la guida della maestra ricamatrice Alma Piscedda. Grazie al progetto “Impara l’Arte”, realizzato con la collaborazione tra l’area educativa dell’Istituto e l’associazione “Socialismo Diritti Riforme”, le detenute potranno apprendere l’antica arte del ricamo dalla ricamatrice originaria di Domusnovas.
«Dopo la Parruccheria, che consente alle detenute nell’ambito progetto “Benessere dentro e fuori” , la cura dei capelli, grazie a 5 volontarie, la nuova proposta – sottolinea Maria Grazia Caligaris, presidente di SDR – permetterà alle detenute di conoscere nei prossimi due mesi i tessuti più idonei al ricamo e i punti base per realizzare piccoli lavori artistici. Punto erba, punto seme e punto lanciato non saranno più un segreto per mani esperti ma diventeranno un piccolo iniziale patrimonio di conoscenza tecnica utile non solo per sé ma anche per poter lavorare fuori dal Penitenziario».
«L’arte del ricamo – spiega Alma Piscedda – esprime una cultura antica tesa a decorare con ago e filo un anonimo tessuto. Non è quindi un semplice hobby ma un vero e proprio lavoro artigianale con finalità artistiche che affina la capacità di concentrazione, il gusto e la precisione. Può quindi essere uno strumento di formazione e di educazione. Favorisce lo scambio di esperienze e agisce sull’autocontrollo e può anche diventare un’occasione di riscatto sociale offrendo occasioni di lavoro autonomo. Il ricamo infatti è intramontabile e sempre apprezzato».
Il programma del corso è articolato in tre momenti di apprendimento su tessuti, disegno e filati e prevede la creazione finale di una tovaglietta per la colazione con una natura morta. Ciascuna detenuta disporrà quindi di uno scampolo di lino, un piccolo telaio, 3 matassine di filo da ricamo, forbicine, ditale e ago. Le allieve saranno divise in due gruppi per lezioni, ciascuna di 2 ore, che si terranno il martedì pomeriggio e il sabato mattina.
Nell’iniziativa è stata coinvolta anche l’amministrazione comunale di Domusnovas.

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