Droga in Sardegna dalla camorra e dall’ndrangheta: arrestati i fornitori della banda di Arzu e Ghisu
Si è conclusa oggi l'operazione antidroga dei carabinieri denominata "Ichnos", che a febbraio aveva portato al fermo di 15 persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, con a capo Sandro Arzu di Arzana e Alessandro Ghisu di Ghilarza. Gli arrestati sono affiliati a camorra e 'ndrangheta.
Si è conclusa oggi l’operazione antidroga dei carabinieri denominata “Ichnos”, che a febbraio aveva portato al fermo di 15 persone per associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga, con a capo Sandro Arzu di Arzana e Alessandro Ghisu di Ghilarza.
I carabinieri dell’aliquota operativa del N.O.R. stamane hanno tratto in arresto, tra le province di Roma, Varese e Viterbo, quattro persone, due delle quali legate alla camorra, una all’ndrangheta e l’altra alla criminalità albanese. Due sono stati condotti in carcere: Polito Vincenzo, 48enne romano, disoccupato residente a Roma, Rebeshi Ismail, 35enne albanese residente a Viterbo, proprietario di un nightclub e di un deposito auto; gli altri due agli arresti domiciliari: Leoni Massimo, 42enne disoccupato della provincia di Varese e residente in provincia di Como e Tinenzo Giuseppe, 40enne originario di Torre Annunziata ma residente a Gallarate. Un altro risulta latitante.
Erano loro i principali fornitori dell’associazione capeggiata da Ghisu e Arzu. Tra settembre 2017 e febbraio 2018 erano giunti in Sardegna ben 85 kg di droga, in particolare cocaina ed eroina. La medesima indagine che si è conclusa con gli arresti odierni, aveva fatto emergere contatti dell’associazione criminale con fornitori in Colombia e Albania.
Durante le perquisizioni di stamane sono stati rinvenuti e sequestrati 2 telefoni cellulari appartenenti a Tinenzo e Leoni, 2 sim card, un iphone e un hard disk di proprietà di Rebeshi.
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