Oltre un centinaio di studenti medi, superiori e universitari ha manifestato stamane a Cagliari contro le politiche sulla scuola del governo Conte. Partiti da piazza Repubblica, i manifestanti hanno sfilato in corteo per le strade cittadine fino a raggiungere piazza Giovanni,con striscioni e bandiere. La protesta è stata organizzata da Eureka, la rete degli studenti medi, alla quale hanno aderito diverse organizzazioni, tra le quali il Fronte della gioventù comunista.

Protestano in particolare contro il decreto “Scuole sicure” voluto dal Ministro dell’Interno Matteo Salvini e contro i tagli previsti. “Giù la maschera”, è il motto della protesta riportato anche negli striscioni. Gli studenti contestano i provvedimenti del decreto che prevedono – tra le altre cose – telecamere negli istituti e controlli esterni da parte delle forze dell’ordine con i cani antidroga. «Mentre le nostre scuole crollano, il governo pensa a installare telecamere e a favorire blitz della polizia nelle scuole» dichiara Federica Pili, militante del FGC di Cagliari. I manifestanti hanno anche chiesto l’abolizione della Buona scuola, riforma voluta dal governo Renzi.

La mobilitazione si è svolta in contemporanea con altre 30 città italiane. «Noi c’eravamo anche contro le politiche sulla scuola dei precedenti governi», sottolinea uno di loro. Nell’intervista, Federica Pili del FGC e Michael Manca, rappresentante di Eureka-rete degli studenti medi, spiegano ciò che chiedono al governo.

Il celebre stilista sardo Antonio Zaru sceglie il suo paese natale, Montevecchio, per lanciare la collezione 2026 “Storia di un Sogno”, un ritorno alle origini che celebra le sue radici e la passione per la moda. La campagna fotografica e le riprese del film sono state realizzate nel palazzo storico della direzione mineraria, con la partecipazione del Sindaco di Guspini, Giuseppe Defanti, e dell’assessore Stefania Atzeni.

“Da bambino, a otto anni, disegnavo abiti ispirandomi a tutto ciò che vedevo intorno a me”, racconta Zaru. “Montevecchio è sempre stato un luogo speciale: tornare qui significa chiudere un cerchio e dare forma ai miei sogni”.

La collezione nasce dall’esplorazione delle sue radici e dall’ispirazione offerta dal paesaggio minerario della Sardegna. Al suo fianco, il padre Giuseppe Zaru, manager del marchio, e figure del territorio come Giuseppe Nonnis e la scrittrice Iride Peis, che hanno contribuito a valorizzare l’iniziativa.

“Moda e cinema sono due mondi che si parlano”, aggiunge Zaru, che debutta anche come attore al Teatro Matiello di Napoli-Pompei. “Costumi, stile, immagini: tutto contribuisce a raccontare storie e emozioni. È un percorso che sento naturale e necessario”.

“Sono tornato a casa con orgoglio”, conclude. La collezione sarà presentata nel 2026, ma già ora offre un assaggio del talento e della passione dello stilista.