E’ nata Bonnie Raye, la 21esima figlia della famiglia Radford. “Ci fermiamo qui”

Gran Bretagna. Bonnie Rye, 21esima figlia della famiglia Radford è venuta al mondo pochi giorni fa. I genitori, mamma Sue, 43anni e papà Noel, 46, annunciano che sarà l'ultima
La piccola Bonnie Raye è venuta al mondo lo scorso 6 novembre: niente di strano se non fosse che la piccola è la 21 genita della famiglia Radford, la più numerosa della Gran Bretagna. “Ci fermiamo qui”, hanno assicurato mamma Sue, 43 anni, e papà Noel, 46, di Morecambe, in Lancashire. Lo avevano detto anche per Archie, il 20esimo, appena 1 anno: stavolta sarà quella definitiva?
Come riporta TgCom, i genitori ripetono ad amici e parenti: “chiudiamo qui”. La coppia cerca di mantenere la famiglia dei record gestendo una panetteria.
Mamma Sue, dopo oltre 800 settimane trascorse nella sua vita con il pancione, lo ha ribadito pubblicamente anche al Sun: “Abbiamo entrambi deciso che non ne vogliamo più. Bonnie ha completato la nostra famiglia e posso liberarmi dei vestiti della maternità”. E papà Noel le fa eco: “Alcune persone decidono di fermarsi dopo due o tre bambini, noi lo facciamo dopo 21”.

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Bonito Dìa. La lingua sarda incontra sonorità caraibiche nell’ultimo brano di Randagiu Sardu

Con questo brano, Randagiu Sardu conferma ancora una volta la sua capacità di essere voce fuori dal coro, artista radicato e internazionale, capace di trasformare la musica in ponte tra mondi e coscienze.
Sarà disponibile a partire dalle ore 18 del 20 giugno 2025 su tutte le piattaforme digitali “Bonito Día”, il nuovo atteso singolo di Randagiu Sardu, cantautore e rapper originario di Sanluri, noto per la sua capacità di fondere impegno sociale, lingua sarda e sperimentazione musicale.
In “Bonito Día”, la lingua sarda si fa ritmo e corpo, danza su sonorità ragga, funky e raggamuffin, e incontra i suoni caraibici in un dialogo musicale che oltrepassa ogni confine linguistico e culturale. Un progetto nato da un’intuizione dell’Associazione Culturale Palazzo D’Inverno, che ha fortemente voluto questa collaborazione artistica tra Randagiu Sardu e i musicisti cubani Yoris Beltran e Juan Carlos Avila, entrambi ex membri di Maxima79 e fondatori della Santosuarez Orquesta.
Il risultato è un’opera intensa e vibrante, un incontro tra Sardegna e Cuba, tra sardo e spagnolo caraibico, tra identità forti e desiderose di dialogo. “Bonito Día” è un inno alla libertà artistica e umana, come racconta lo stesso Randagiu Sardu: “Bonito Día è il brano di cui avevo bisogno, un risveglio musicale libero da schemi, senza preoccuparsi di strofe, ritornelli o generi. È la fotografia del momento che stiamo vivendo, un periodo in cui si vive nel mondo reale solo per poterlo mostrare in quello virtuale.”
Sotto la superficie leggera del ritmo e della melodia, la canzone affronta temi complessi e urgenti: femminicidio, guerre e conflitti contemporanei, ma anche la perdita di autenticità nell’era digitale. Una riflessione sociale lucida e potente, portata avanti con quella cifra stilistica che da sempre contraddistingue Randagiu Sardu: unire profondità e ironia, denuncia e poesia, tradizione e innovazione.
Registrato e mixato da Samuele Dessì presso il Noize Lab Studio di Capoterra, “Bonito Día” è prodotto dall’Associazione Culturale Palazzo D’Inverno, da anni attiva nella promozione di progetti che mettono in relazione culture, identità e linguaggi differenti.
Con questo brano, Randagiu Sardu conferma ancora una volta la sua capacità di essere voce fuori dal coro, artista radicato e internazionale, capace di trasformare la musica in ponte tra mondi e coscienze.

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