Il Kiteboard approda alle Olimpiadi. La soddisfazione di Mirco Babini, sardo d’adozione e presidente dell’IKA

Da vent'anni Mirco Babini, romagnolo di nascita, vive a Chia e da sei anni è presidente dell'IKA. Babini è un grande professionista di questo sport a vela.
Il kiteboard sarà tra le discipline sportive delle Olimpiadi di Parigi del 2024. Una decisione tanto attesa dagli sportivi di questa disciplina e che per il mondo del kiteboard isolano ha un doppio valore. E sì perché il presidente dell’International Kiteboarding Association, la classe internazionale del Kiteboarding riconosciuta da World Sailing, è un sardo d’adozione, Mirco Babini.
«Essere alla guida della IKA – ha detto Babini all’Ansa – ha giocato un ruolo fondamentale ma difficile al tempo stesso ti trovi a dover affrontare decisioni molto spesso non comprese ed essendo ovviamente in prima linea sei esposto ad attacchi poco ‘digeribili’ ma devi portare pazienza ed imparare a gestirli. Sono convinto di quello abbiamo fatto e continueremo a fare».
Da vent’anni Mirco Babini, romagnolo di nascita, vive a Chia e da sei anni è presidente dell’IKA. Babini è un grande professionista di questo sport a vela: 35 anni di brillante carriera agonistica nel windsurf, poi l’organizzazione di eventi sportivi, la formazione e il coach training, l’approdo nel team di Luna Rossa e infine il kiteboard con la fondazione della CKI la classe nazionale di kiteboarding.
Una vera dedizione, quella di Babini, per uno sport che è ancora poco praticato ma che in Sardegna ha trovato un terreno fertile, soprattutto per le condizioni climatiche che lo rendono facilmente praticabile.
«Il Kiteboard è uno sport relativamente nuovo che si è però sviluppato in maniera esponenziale. Basti pensare che oggi conta in tutto il mondo oltre 2 milioni di praticanti. Ci vorrà poco tempo invece per incrementare il numero degli atleti. Il costo relativamente basso, il mezzo a vela con le più alte prestazioni in acqua, la semplicità di trasporto saranno solo alcuni dei lati positivi che porteranno il Kiteboard ad essere una delle discipline olimpiche più numerose, apprezzate e praticate. Sono certo – ha concluso – che entro un paio di anni ne vedremo davvero delle belle e l’Italia ci regalerà tantissime soddisfazioni».

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