Puddu (M5S) parla della sentenza che lo ha costretto a ritirarsi: “Una ‘bussinara’, ma ne uscirò più forte”
L'ex sindaco di Assemini però ha promesso: «ne uscirò più forte!».
Mario Puddu, ex sindaco di Assemini del Movimento Cinque Stelle, torna a parlare dopo la sentenza di condanna per abuso d’ufficio nei suoi confronti del 18 ottobre che lo ha costretto a ritirarsi dalla corsa per la presidenza della Regione Sardegna. «Questa esperienza politica mi ha regalato quella che per adesso ritengo la più bella giornata della mia vita – racconta Puddu – (il 10.06.2013, giorno in cui sono diventato sindaco di Assemini) e quella più triste (il 18.10.2018, insomma, si seus cumprendius). Lutti di cari a parte».
«Diciamo da sempre che le difficoltà aiutano a crescere – spiega l’ex primo cittadino asseminese – da sindaco dicevo “meglio delle buone e costruttive critiche, perché aiutano a migliorare il mio operato”. Certo, il “conto” che mi è stato presentato giovedì scorso è davvero tosto e inaspettato: arrori, pitica sa bussinara!».
«Tra riflessioni, risate autoironiche, prese di coscienza, abbracci e messaggi di conforto, momenti in cui accuso il colpo, sto metabolizzando la vicenda e maturando una convinzione che diventa sempre più certezza: ne uscirò più forte!» conclude l’ex candidato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Comunali, a Cagliari 5 candidati alla carica di sindaco e 21 liste presentate
Con 21 liste complessivamente presentate, un nodo si è creato attorno alla lista del Movimento civico a sostegno di Alessandra Zedda, candidata sindaca del centrodestra. Tale lista è stata ammessa con riserva a causa di una consegna tardiva, suscitando contestazioni da parte dei rappresentanti presenti.
Al termine ultimo per la presentazione di simboli e liste per le elezioni amministrative del 8 e 9 giugno a Cagliari, la situazione è giunta al momento cruciale. Con 21 liste complessivamente presentate, un nodo si è creato attorno alla lista del Movimento civico a sostegno di Alessandra Zedda, candidata sindaca del centrodestra. Tale lista è stata ammessa con riserva a causa di una consegna tardiva, suscitando contestazioni da parte dei rappresentanti presenti.
La corsa per la poltrona più alta a Palazzo Bacaredda conta cinque contendenti, tra cui l’ex vice presidente della giunta regionale e l’ex primo cittadino Massimo Zedda con il Campo largo, Giuseppe Farris con Movimento CiviCa 2024, Emanuela Corda con Alternativa e Claudia Ortu con Cagliari popolare – Alternativa di classe, sostenuta da Potere al Popolo e Pci.
Otto sono le liste che supportano la maggioranza uscente dell’ex sindaco Paolo Truzzu, dimessosi dopo l’elezione in Consiglio regionale. Tra queste si annoverano Fdi, Lega, Fi, Riformatori sardi, Psd’Az, Sardegna al centro 20Venti (con candidati Udc e di espressione del sardista autosospeso Gianni Chessa), Alleanza Sardegna e il Movimento civico, la cui ammissione è ancora soggetta alla decisione dell’ufficio elettorale del Tribunale di Cagliari.
D’altra parte, dieci sono le liste che sostengono Massimo Zedda, selezionato dal tavolo che rappresenta la coalizione che ha portato Alessandra Todde alla presidenza della Regione Sardegna. Oltre alla lista dei Progressisti, guidata da Zedda stesso, si uniscono quelle del Pd e del M5s, quest’ultima in accordo con Uniti per Todde – la lista della governatrice presente anche in Consiglio regionale.
Tra le altre liste ci sono Avs, Orizzonte comune, Sinistra futura, Cagliari Europea (Fortza Paris, Psi e Pri), A Innantis e le civiche Cagliari Avanti e Cagliari che vorrei.
Infine, c’è una lista ciascuna per i tre candidati sindaci indipendenti, che contribuiscono a delineare un panorama elettorale complesso e articolato per le imminenti elezioni a Cagliari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA