Puddu (M5S) parla della sentenza che lo ha costretto a ritirarsi: “Una ‘bussinara’, ma ne uscirò più forte”

L'ex sindaco di Assemini però ha promesso: «ne uscirò più forte!».
Mario Puddu, ex sindaco di Assemini del Movimento Cinque Stelle, torna a parlare dopo la sentenza di condanna per abuso d’ufficio nei suoi confronti del 18 ottobre che lo ha costretto a ritirarsi dalla corsa per la presidenza della Regione Sardegna. «Questa esperienza politica mi ha regalato quella che per adesso ritengo la più bella giornata della mia vita – racconta Puddu – (il 10.06.2013, giorno in cui sono diventato sindaco di Assemini) e quella più triste (il 18.10.2018, insomma, si seus cumprendius). Lutti di cari a parte».
«Diciamo da sempre che le difficoltà aiutano a crescere – spiega l’ex primo cittadino asseminese – da sindaco dicevo “meglio delle buone e costruttive critiche, perché aiutano a migliorare il mio operato”. Certo, il “conto” che mi è stato presentato giovedì scorso è davvero tosto e inaspettato: arrori, pitica sa bussinara!».
«Tra riflessioni, risate autoironiche, prese di coscienza, abbracci e messaggi di conforto, momenti in cui accuso il colpo, sto metabolizzando la vicenda e maturando una convinzione che diventa sempre più certezza: ne uscirò più forte!» conclude l’ex candidato.

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Elezioni in Sardegna: sette comuni al voto l’8 e 9 giugno, ecco quali

Sette comuni saranno chiamati alle urne solo i comuni interessati al rinnovo degli organi di governo per cause diverse dalla scadenza naturale del mandato: ecco quali
Con la pubblicazione sul Buras del decreto firmato dalla presidente Alessandra Todde, è stata ufficializzata la data delle prossime elezioni amministrative in Sardegna, come stabilito dalla Giunta regionale.
Le votazioni per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali si svolgeranno domenica 8 e lunedì 9 giugno, in concomitanza con il referendum. L’eventuale turno di ballottaggio, laddove necessario, si terrà domenica 22 e lunedì 23 giugno.
Saranno chiamati alle urne solo i comuni interessati al rinnovo degli organi di governo per cause diverse dalla scadenza naturale del mandato: si tratta di Nuoro, Oniferi, Monastir, Cardedu, Goni, Soleminis e Luras.

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