Cagliari prima in Italia per consumo di droga e violenza sessuale? “Falso, tutta colpa di un errore di calcolo”

Una di quelle notizie che fa tremare i palazzi del potere e che mette in allarme una città intera. Peccato che sia tutto frutto di un imperdonabile errore di calcolo, come spiega il giornalista Nicola Pinna in un articolo pubblicato oggi su La Stampa.
È stata diffusa ieri dal Sole 24 Ore una classifica della criminalità in Italia che vedeva Cagliari all’ottavo posto generale per numero di crimini commessi e al primo posto per numero di denunce di violenza sessuale e per consumo di droga. Una di quelle notizie che fa tremare i palazzi del potere e che mette in allarme una città intera. Peccato che sia tutto frutto di un imperdonabile errore di calcolo, come spiega il giornalista Nicola Pinna in un articolo pubblicato oggi su La Stampa.
L’errore madornale compiuto da chi ha stilato la classifica è stato di aver calcolato la proporzione tra numero di reati e numero di abitanti non sulla popolazione della vecchia provincia di Cagliari (785mila abitanti) alla quale fanno capo Questura, Comando provinciale dei Carabinieri e Prefettura, ma solo su quella della neonata città metropolitana di Cagliari (432mila abitanti). Insomma, praticamente, il numero di reati era da imputare a una popolazione ben più vasta di quella presa in considerazione. Alla luce di questo “ricalcolo” Cagliari non sarebbe ottava, ma 81esima, e c’è una bella differenza.
«A prescindere dalle motivazioni – ha detto il sindaco, Massimo Zedda contattato dal quotidiano torinese – questo per noi è un danno assurdo. Soprattutto sul fronte turistico. Non è possibile che si trasmetta un messaggio di questo genere ai visitatori che arrivano nella nostra città o a quelli che vorrebbero venirci»
Un errore di calcolo che ha fatto insorgere sopratutto gli operatori economici, Federalberghi e imprenditori su tutti, preoccupati dell’immeritata nomea di città pericolosa che questa classifica affibierebbe a Cagliari.

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