Black out di tre ore. Viaggio odissea a bordo della Tirrenia, Cagliari Civitavecchia

Da Cagliari a Civitavecchia in 18 ore: black out in mezzo al mare nel cuore della notte durato tre ore. A denunciare l'accaduto è il deputato di Unidos, Mauro Pili: "I passeggeri a bordo sono stati costretti a pagare lautamente la connessione Internet per poter avvisare i parenti su quanto stava accadendo"
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Blackout di tre ore in mezzo al mare durante la notte. Diciotto ore di navigazione per arrivare da Cagliari a Civitavecchia, la denuncia del deputato di Unidos, Mauro Pili.
“Dopo 18 ore di navigazione la nave Moby Dada è arrivata da poco nel porto di Civitavecchia. Una vera e propria odissea con centinaia di passeggeri vittime dell’ennesimo black out in mezzo al mare durato oltre tre ore. Si tratta di un fatto di una gravità inaudita perché ancora una volta è stata messa a repentaglio la sicurezza di una nave passeggeri pagata lautamente come servizio pubblico.
Si tratta di una nave di oltre quarant’anni di vita, una carretta del mare, che non può più essere utilizzata sulle rotte da e per la Sardegna. Il tutto è successo alle 2.41 stanotte quando la nave a metà strada tra Cagliari e Civitavecchia si è fermata, così come mettono in evidenza anche i tracciati radar. I passeggeri a bordo sono stati costretti a pagare lautamente la connessione Internet per poter avvisare i parenti su quanto stava accadendo.
A bordo della nave vi erano anche decine e decine di uomini delle forze dell’ordine che scortavano un carico della Banca d’Italia destinato a Roma. È indispensabile che quanto accaduto induca il ministro dei trasporti ad intervenire senza ulteriori indugi proprio perché si tratta di un servizio pubblico e non può essere gestito con tanta spregiudicatezza e irresponsabilità”.

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La Carovana della Pace delle ACLI arriva in Sardegna: Sassari e Cagliari protagoniste il 29 e 30 settembre

Con lo slogan “Peace at Work – Il lavoro costruisce la pace”, l’iniziativa vuole ricordare che la pace si costruisce ogni giorno, a partire dall’impegno quotidiano nelle comunità, attraverso il lavoro, la giustizia sociale e la responsabilità collettiva.
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La Carovana della Pace delle ACLI, un viaggio che attraversa oltre sessanta piazze italiane per promuovere il valore della pace attraverso il lavoro e la dignità delle persone, approda in Sardegna con due appuntamenti imperdibili: Sassari il 29 settembre e Cagliari il 30 settembre.
Con lo slogan “Peace at Work – Il lavoro costruisce la pace”, l’iniziativa vuole ricordare che la pace si costruisce ogni giorno, a partire dall’impegno quotidiano nelle comunità, attraverso il lavoro, la giustizia sociale e la responsabilità collettiva.
“Ogni giorno ci troviamo di fronte immagini di guerra e spesso sembra di non poter fare nulla – afferma Mauro Carta, presidente delle ACLI Sardegna –. Ecco perché è fondamentale partire dalla propria comunità per promuovere una società giusta, libera e solidale. Il lavoro è la strada maestra: questa iniziativa invita a mettere al centro la dignità delle persone e la responsabilità verso la pace”.
Sassari – 29 settembre. La Carovana inizierà il percorso a Sassari, con un incontro mattutino con gli studenti del Liceo Statale Margherita di Castelvì. Successivamente, i partecipanti si sposteranno a Osilo, con visita al Castello e incontro al Circolo ACLI “Badde Lontana” di San Lorenzo.
“Scuola e cultura sono pilastri fondamentali per costruire la cultura della pace – sottolineano gli organizzatori –. Offrono gli strumenti per educare al rispetto, all’inclusione e alla valorizzazione delle diversità, formando i futuri custodi della società e della cultura”.
Cagliari – 30 settembre. Il giorno successivo, la Carovana arriverà a Cagliari con un fitto programma di incontri:
Ore 9:15 – Istituto Penale per i Minorenni di Quartucciu: confronto con la direttrice e il personale educativo sulle attività di reinserimento lavorativo dei minori.
Ore 11:30 – Exmé di Pirri (Fondazione Domus de Luna): visita e video-interviste sulle attività di accoglienza, educazione e inclusione sociale rivolte a giovani e famiglie, con spazio per i media locali.
Ore 13:00 – Comunità dei Padri Somaschi, Elmas: momento di dialogo e testimonianze sull’impegno quotidiano nella cura e nell’accoglienza di minori e persone vulnerabili.
In ogni tappa, la Carovana consegnerà simbolicamente una pianta di ulivo, da piantare come segno concreto di pace e speranza per il futuro.
Con la Carovana della Pace, le ACLI confermano il loro impegno per costruire società più inclusive, giuste e solidali, ricordando che la pace nasce dalla dignità del lavoro e dall’impegno quotidiano di ciascuno.

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