Wifi in piazza del Carmine. Se il degrado è “di chi vorrebbe la piazza come il salotto buono di casa”

Il post ha fatto il giro di Facebook e ha alimentato il dibattito sul provvedimento del sindaco Zedda.
Piazza del Carmine il wifi della discordia fanno ancora parlare di sé. Stiamo parlando dello spegnimento del wifi in piazza Matteotti e piazza del Carmine ordinato nei giorni scorso dal sindaco Massimo Zedda. Una decisione dettata da esigenze di ordine pubblico e concordata con le forze dell’ordine al tavolo della sicurezza in Prefettura, ha chiarito Zedda.
Dalla sicurezza, al decoro di una delle piazze storiche del centro cagliaritano, le motivazioni di questa scelta sono varie, così come sono state diverse le voci che si sono levate, nel corso della settimana, a favore o contro il provvedimento. Da qualche giorno sta facendo il giro di Facebook un post di Walter Falgio, giornalista, storico e presidente dell’Issasco – Istituto sardo per la storia dell’Antifascismo e della Società contemporanea – dove si legge:
“Io frequento piazza del Carmine. Mi siedo sulle panchine di piazza del Carmine. Porto i miei figli in piazza del Carmine e vedo ciò che accade in piazza del Carmine: altri uomini come me, con piedi, gambe e braccia come le mie, seduti esattamente come me sulle stesse panchine. Questo è degrado? Stare seduti su una panchina contribuisce a creare degrado? Anche questa foto è degrado? Temo invece serpeggi un altro genere di degrado, di carattere culturale, di chi per esempio vorrebbe che questa piazza fosse frequentata solo da determinate persone, vestite, pettinate e possibilmente “catalogate” in un determinato modo, con atteggiamenti, accessori e cadenza ben riconoscibili. Insomma, una piazza a numero chiuso, così da non alterare una visione del mondo piccina piccina piccina. Invece, ricordo, che il mondo è grande, per fortuna è molto grande, e non sempre coincide con il salotto buono di casa. (PS: Informo che dopo la foto mi sono rialzato, non sono stato aggredito, non ho contratto malattie, non sono stato insultato e ho proseguito la mia giornata senza incidenti)”.

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