Rastelli: “Esonero? Il Cagliari poteva essere più paziente. Voglio tornare ad allenare in Serie A
«Con Giulini? Sono in ottimi rapporti. Ogni tanto ci sentiamo e lo ringrazio sempre per avermi dato la possibilità di allenare il Cagliari».
Dopo quasi un anno dal suo esonero, Massimo Rastelli, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, torna a parlare della sua esperienza sulla panchina del Cagliari, soprattutto su come è finita.
«In virtù degli ottimi risultati dei due anni precedenti – ha detto il tecnico campano – al primo vero momento di difficoltà, mi sarei aspettato maggior pazienza. Otto giornate è troppo presto. Soprattutto se con Juve e Milan fuori hai fatto bene, hai battuto Crotone e vinto a Ferrara con la Spal e sei 14°, in linea con gli obiettivi. Ma la società ormai aveva deciso per il cambio».
«Avrò fatto sicuramente i miei errori e tutto questo tempo mi è servito per riflettere e capire dove avrei potuto fare meglio – ha aggiunto Rastelli -. Ma la squadra aveva bisogno di un po’ di tempo. Avevamo perso sei giocatori chiave, e i loro sostituti non giocavano da tempo. E tutto questo è venuto a galla nell’infrasettimanale con Sassuolo e Chievo. Lì avrei dovuto fare più turnover, ma ho preferito dare continuità a chi aveva vinto due partite di fila. L’abbiamo pagata cara fisicamente».
«Con Giulini? Sono in ottimi rapporti. Ogni tanto ci sentiamo e lo ringrazio sempre per avermi dato la possibilità di allenare il Cagliari», ha concluso.
Ora Rastelli sogna una nuova panchina in Serie A: «Vorrei ripartire dalla Serie A. Ho fatto un lungo percorso, mi sono guadagnato la A con la gavetta, l’ho difesa. Ma pure un progetto ambizioso in B lo prenderei in considerazione. Mi auguro arrivi una chiamata, ma all’estero io ci andrei».
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