Tragedia di Mandas: “Chi siamo per giudicare?”, parla il sindaco. Angela Manca ancora in gravi condizioni
"Noi che spesso non vediamo o facciamo finta di non vedere, che ci allontaniamo dalle persone per futili motivi, chi siamo per giudicare? Cosa sappiamo realmente dell'amore?": queste le parole di Marco Pisano, sindaco di Mandas, a seguito del dramma che si è consumato ieri pomeriggio in paese. Angela Manca, mamma di Paolo e Claudio, si trova al ricoverata al Brotzu in prognosi riservata: le sue condizioni sono gravi
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“Oggi (ieri, ndr) due angeli sono volati in cielo, due angeli uniti nel loro destino fin dai primi istanti della loro vita. Un dramma e una tragedia che ci mostra una grande e immensa storia d’amore. Un amore che non è mai mancato ad Angela, Claudio e Paolo, a cui, con grande dignità, Monica ed Efisio non hanno mai fatto mancare nulla. Un amore infinito da cui possiamo solo prendere esempio. “Annullarsi e donarsi incondizionatamente per qualcuno nonostante tutto e nonostante tutti senza chiedere nulla in cambio”.
Noi che spesso non vediamo o facciamo finta di non vedere, che ci allontaniamo dalle persone per futili motivi, chi siamo per giudicare? Cosa sappiamo realmente dell’amore? Ora ci resta solo il silenzio e la preghiera per i due Angeli, per l’intera famiglia e per noi stessi”.
Queste le parole postate online da Marco Pisano, sindaco di Mandas a seguito della terribile tragedia consumatasi ieri pomeriggio quando una mamma, vedova 64enne, ha ucciso con un fucile i suoi due figli, Paolo e Claudio Calledda, disabili gravi e ha cercato poi, di togliersi la vita, non riuscendosi.
Angela Manca ora si trova ricoverata al Brotzu di Cagliari in prognosi riservata: le sue condizioni sono gravi.
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Oscar Green 2025, la Sardegna dei giovani che coltivano il futuro: ecco chi sono i vincitori

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori, da vari luoghi della Sardegna
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C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.
Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.
Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.
Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.
Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.
Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.
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