Catania. Con l’auto travolge i vicini seduti davanti a casa. I carabinieri: “Gesto volontario”

I vicini, una trentina, erano soliti sedersi fuori casa la sera per prendere il fresco e chiacchierare.
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Una vittima e sette feriti. Questo è il bilancio del gesto insensato di un uomo di 52 anni che in provincia di Catania, Palagonia, ha volontariamente investito con un’auto i vicini di casa, una trentina di persone, seduti davanti a casa intorno a dei tavoli. La strada dove è avvenuto il fatto è una strada chiusa e le vittime erano solite sedersi fuori casa per trascorrere qualche ora insieme a chiacchierare e prendere il fresco.
Una anziana di 87 anni è deceduta e altre sette persone sono rimaste ferite e sono ricoverate nei vari ospedali della zona. Tra i ricoverati a scopo precauzionale, anche un bambino di 9 mesi rimasto illeso e che al momento dell’impatto si trovava su un girello ma poco prima era su un passeggino ora distrutto. Come riporta il Corriere della sera, l’uomo, un 52enne con precedenti, qualche ricovero psichico alle spalle e diversi contrasti con i vicini di casa, sarebbe salito sull’auto dirigendosi contro il gruppo di persone, travolgendoli più volte, anche facendo retromarcia. Il 52enne è poi scappato abbandonando l’auto nelle campagna. Ora è caccia all’uomo che rischia una accusa per tentata strage.

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Santa Gilla, fenicottero mutilato dopo l’impatto con i cavi: l’allarme sulla sicurezza della laguna

L’esemplare, con entrambi gli arti troncati, è stato immediatamente trasferito al Centro Recupero Fauna Selvatica di Monastir gestito dall’Agenzia Forestas, dove i veterinari hanno preso in carico la delicata situazione, sebbene la gravità delle lesioni renda molto complesso ogni tentativo di salvataggio.
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Santa Gilla, fenicottero mutilato dopo l’impatto con i cavi: l’allarme sulla sicurezza della laguna.
Un nuovo dramma ambientale si è consumato nello specchio d’acqua di Santa Gilla, area protetta e prezioso habitat naturale alle porte di Cagliari. Un fenicottero è stato soccorso in condizioni disperate dal personale della Stazione Forestale dopo essere rimasto gravemente ferito, probabilmente in seguito a un impatto con i cavi della linea ad alta tensione che attraversano la laguna.
L’esemplare, con entrambi gli arti troncati, è stato immediatamente trasferito al Centro Recupero Fauna Selvatica di Monastir gestito dall’Agenzia Forestas, dove i veterinari hanno preso in carico la delicata situazione, sebbene la gravità delle lesioni renda molto complesso ogni tentativo di salvataggio.
L’incidente ha riportato all’attenzione pubblica la questione della compatibilità tra infrastrutture e tutela della biodiversità in un ecosistema unico come quello di Santa Gilla. Le linee elettriche ad alta e media tensione che corrono sopra e attorno alla laguna, insieme ai tralicci le cui basi si innalzano direttamente nell’acqua, costituiscono un pericolo costante per l’avifauna che popola questo ambiente. Non solo fenicotteri, ma anche aironi, cavalieri d’Italia e numerose altre specie rischiano collisioni con cavi e strutture che rappresentano ostacoli invisibili durante il volo.
Il caso del fenicottero mutilato mette in evidenza un problema che da tempo preoccupa associazioni ambientaliste e operatori del settore: la crescente presenza di impianti tecnologici in aree naturali sensibili. Oltre agli elettrodotti, infatti, nell’area lagunare sono presenti anche pale eoliche e impianti fotovoltaici, ulteriori elementi che possono avere un impatto sulle rotte migratorie e sulle abitudini delle specie selvatiche. La coesistenza tra sviluppo energetico e tutela della fauna appare sempre più fragile, e ogni episodio come quello di ieri rilancia con forza la necessità di individuare soluzioni capaci di ridurre i rischi per gli animali senza rinunciare alle esigenze infrastrutturali.
Santa Gilla, con i suoi fenicotteri che da anni sono simbolo e orgoglio della città, continua a essere un patrimonio naturalistico di valore inestimabile, ma episodi come questo ricordano quanto sia delicato l’equilibrio da preservare e quanto sia urgente adottare misure più efficaci per proteggerlo.

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