“NeonElio”: Elio e i Tenores di Neoneli insieme all’Asinara. Surrealismo e tradizione per un mix incredibile
Un mix che sembrava all'origine quasi impossibile: da un lato la modernità e il surrealismo di Elio e le Storie Tese, dall'altro la tradizione più pura rappresentata dai Tenores di Neoneli, la storica formazione che da più di quarant'anni mantiene vivo l'antico canto a tenore
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Un mix che sembrava all’origine quasi impossibile: da un lato la modernità e il surrealismo di Elio delle Storie Tese, dall’altro la tradizione più pura rappresentata dai Tenores di Neoneli. L’originale “matrimonio” ha trovato tanti estimatori e per la prima volta “NeonElio” approderà anche nell’altra metà di Porto Torres, l’isola parco dell’Asinara: accadrà il 7 settembre con l’iniziativa promossa da La Mirò New Events e dal Coro Tenores di Neoneli nell’ambito del progetto Curride Zente, sostenuta dall’Amministrazione comunale di Porto Torres e dall’Ente Parco Nazionale dell’Asinara.
«Un progetto moderno e allo stesso tempo identitario che abbiamo deciso di sposare – afferma l’Assessora alla Cultura, Mara Rassu – programmandolo nella nostra location più bella, l’isola dell’Asinara, dove ogni evento diventa strumento di promozione del territorio. È uno di quegli appuntamenti pensati anche per destagionalizzare l’offerta turistica e far scoprire la bellezza dell’Asinara a settembre. L’area scelta per il concerto è quella di Cala Reale, già sperimentata con successo per altri eventi culturali. Un luogo magico, soprattutto di sera, che sarà perfetto per questo incontro speciale tra la musica e la natura».
Elio non ha bisogno di presentazioni: cantante, leader, personaggio televisivo e trascinatore degli “Elio e le storie tese”, band che ha introdotto tante innovazioni nel panorama musicale italiano. I Tenores di Neoneli sono la storica formazione che da più di quarant’anni mantiene vivo l’antico canto a tenore, stregando il pubblico e collezionando premi prestigiosi. Elio si immergerà completamente nello stile del gruppo tradizionale: indosserà l’abito sardo, canterà a tenore, suonerà sa trunfa e ballerà. Inoltre, eseguirà per la prima volta dal vivo la “canzone circolare”, soprannominata “compostabile”, che ha l’obiettivo di spronare al riciclo e promuovere l’economia circolare in difesa del pianeta. Nell’occasione si parlerà del progetto Clean Sea Life, finanziato dalla Comunità Europea per la riduzione della plastica nell’ambiente. Un messaggio che acquista maggior significato proprio sull’isola dell’Asinara e che ha l’obiettivo di sensibilizzare i turisti a mantenere un comportamento responsabile nell’area del Parco nazionale. I ticket per assistere all’evento e per il trasporto marittimo sull’isola sono in vendita sui portali online www.boxofficesardegna.it e www.escursi.com.
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“La rotellina” di Enrica Puddu conquista l’Europa: la foto in mostra da Capodistria ad Atene, dall’Albania fino a Fiume

«Dedico questa foto a mia mamma, a mia nonna e a tutte le donne della mia famiglia. È il modo più bello che conosco per dire grazie a quella tradizione che ci ha tenute unite».
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I profumi della tradizione sarda viaggiano in Europa grazie a uno scatto che racconta molto più di una ricetta. È la fotografia dei ravioli sardi della nonna realizzata da Enrica Puddu, un’immagine intensa e familiare che negli ultimi mesi è stata esposta a Capodistria, Atene, Fier in Albania e che dal 22 novembre al 5 dicembre 2025 sarà protagonista anche a Fiume (Rijeka), in Croazia.
La foto, intitolata “La rotellina” fa parte della mostra internazionale “Sfumature di Dolce Vita”, un progetto itinerante che celebra l’identità italiana attraverso fotografia e pittura. La nuova tappa, ospitata nella sede della Comunità degli Italiani di Fiume (Uljarska 1/II), rafforza il ponte culturale tra Italia e Croazia ed è promossa da “Le Vie delle Foto” in collaborazione con la CI di Fiume e l’Atelier ’53 Amèbe.
“Sfumature di Dolce Vita” è un percorso visivo che intreccia tradizione, contemporaneità e memoria. Le opere selezionate – tra cui il lavoro di Enrica Puddu – raccontano emozioni, identità e momenti quotidiani attraverso linguaggi semplici e universali. Dopo le tappe in Slovenia, Grecia e Albania, Fiume rappresenta la quarta città europea a ospitare un progetto che valorizza il patrimonio culturale italiano nel Mediterraneo. Per l’occasione verrà realizzato anche un catalogo completo, con tutte le opere, contributi critici e materiali fotografici.
Nata a Cagliari alla fine degli anni Ottanta, Enrica Puddu si laurea in Scienze della Formazione Primaria nel 2012 e, dopo dieci anni in Toscana, oggi vive e insegna a Quartu Sant’Elena. L’arte la accompagna fin da bambina: il padre, pittore appassionato, le ha trasmesso l’amore per i colori, per la luce e per le atmosfere della natura. Non a caso predilige fotografare albe e tramonti, momenti fugaci che raccontano la bellezza dell’essenziale.
Per questa mostra, però, ha scelto di tornare alle sue radici più intime, quelle del paese della mamma, San Nicolò Gerrei, e dei ravioli fatti con ricotta e spinaci preparati dalla nonna. «Era un rito magico – racconta – un momento in cui le donne della mia famiglia, in paese, si riunivano attorno al tavolo, impastavano, ridevano, condividevano tempo e affetto con una semplicità che oggi custodisco nel cuore».
Lo scatto è un omaggio alle sue origini: «Dedico questa foto a mia mamma, a mia nonna e a tutte le donne della mia famiglia. È il modo più bello che conosco per dire grazie a quella tradizione che ci ha tenute unite». La “dolce vita” della Sardegna arriva così in Europa non attraverso grandi scenari, ma attraverso un gesto antico e familiare: quelli dei ravioli fatti in casa, simbolo di una memoria che continua a raccontarsi attraverso l’arte.
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