Stroncata dai carabinieri attività di spaccio da 250mila euro. Due arresti

Un'attività di spaccio di sostanze stupefacenti è stata stroncata ieri dai carabinieri a Pirri. Se immessa sul mercato, la droga avrebbe fruttato fino a 250mila euro.
Dopo svariati appostamenti e costante osservazioni durate alcuni mesi, il Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Cagliari, coadiuvato dalle compagnie carabinieri di Cagliari e Quartu e da un’unità cinofila di Cagliari, ha arrestato ieri sera in flagranza di reato Pistis Alessandro, 38enne cagliaritano titolare del circolo privato “Number One” di via Santa Maria Chiara a Pirri, e Locci Mirko, 28 anni domiciliato a Selargius, disoccupato, per spaccio di sostanze stupefacenti. A carico dei due arrestati sono state rinvenute, in un garage preso in affitto da Pistis in un palazzo signorile di via della Pineta (la cui proprietaria era ovviamente ignara dell’attività ivi svolta), 37 confezioni di hashish per un peso di 35 kg. Droga che, se immessa sul mercato, avrebbe fruttato circa tra i 200 e i 250mila di euro.
Pistis è stato sorpreso davanti al circolo Number One con 30 dosi di cocaina, una di hashish (quest’ultima occultata nel bancone di mescita del circolo) e 830 euro in contanti provento dell’attività di spaccio. All’interno della sua abitazione sono inoltre state rinvenute 133 cartucce per pistola.
Locci, invece, alla vista dei carabinieri, si è dato alla fuga a bordo di uno scooter (poi sequestrato) ed è stato bloccato dopo un inseguimento. In suo possesso sono stati rinvenuti 2 grammi di hashish, 110 euro in contanti, una banconota falsa da 50 euro,40 grammi di mannitolo, due bilancini di precisione e del materiale per il confezionamento delle dosi. In particolare, la banconota da 50 euro aveva un numero seriale corrispondente a una delle banconote false sequestrate a Elmas lo scorso 20 luglio. In quell’occasione, i carabinieri avevano sequestrato anche stupefacenti e diverse piantagioni. Locci è considerato il “regista” dell’attività di spaccio.
Altre due persone sono state indagate. Le perquisizioni su di loro hanno dato esito negativo. Pistis e Locci sono stati trasferiti presso il carcere di Uta.

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