Crollo Ponte Morandi. Lutto nazionale oggi nel giorno dei funerali di Stato

Non tutte le famiglie hanno voluto salutare così le proprie vittime. Saranno infatti solo 18 le bare presenti alla Fiera di Genova.
Genova. Quattro giorni dopo il crollo del ponte Morandi, disastro che ha causato la morte di 41 persone, è il giorno dei funerali di Stato per 18 delle vittime che si terranno alle 11:30 e saranno trasmessi in diretta tv da reti Rai e Mediaset. A celebrarli sarà il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, in questa giornata di lutto nazionale, alla presenza delle più alte cariche dello Stato tra le quali anche il presidente Sergio Mattarella. Ed è proprio la solennità delle celebrazioni e la presenza dei politici ed esponenti istituzionali, che ha portato i familiari della metà delle vittime a non accettare i funerali di Stato per i propri cari. Già ieri, infatti, si sono svolti i funerali dei quattro giovani amici di Torre del Greco.
E sulla scelta di non avere funerali solenni, lo stesso cardinale Bagnasco commenta così: «È una scelta dei familiari ai quali va tutto il rispetto, e che certamente farà pensare chi di dovere». Anche il vicepremier Luigi Di Maio ha dichiarato: «Non posso biasimare le famiglie che hanno scelto di celebrare i funerali nel proprio comune di appartenenza, anche in dissenso con uno Stato che invece di proteggere i loro figli, ha preferito per anni favorire i poteri forti».

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Le Domus de Janas diventano Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Todde: “Un traguardo storico”

L'annuncio è arrivato oggi da Parigi, durante la sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale.
Parigi, 12 luglio 2025 – Le Domus de Janas, antiche tombe scavate nella roccia e simbolo della civiltà prenuragica della Sardegna, sono ufficialmente entrate nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO. L’annuncio è arrivato oggi da Parigi, durante la sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale, coronando un percorso iniziato nel 2018 e promosso dal Centro Studi “Identità e Memoria” (Cesim), con la Regione Sardegna e l’UNESCO del Ministero della Cultura tra i principali protagonisti istituzionali. Comune capofila della candidatura: Alghero.
«È un traguardo storico – ha dichiarato la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde – che sancisce il valore universale del nostro patrimonio archeologico e culturale. Le domus de janas non sono solo vestigia antichissime, ma vere e proprie espressioni identitarie di un popolo, oggi riconosciute a livello mondiale. Il loro ingresso nella lista UNESCO è il risultato di un lavoro collettivo e apre nuove prospettive per il turismo culturale, la valorizzazione delle aree interne e l’occupazione locale».
Le domus de janas, che in lingua sarda significa “case delle fate”, sono tombe preistoriche scavate nella roccia tra il Neolitico e l’Età del Rame, diffuse in tutta la Sardegna. Si stima che sull’isola ne esistano oltre 3.500, di cui 210 arricchite da decorazioni simboliche e rituali che testimoniano il pensiero spirituale e l’arte della civiltà prenuragica.
Il riconoscimento UNESCO si è concretizzato attraverso l’inserimento del sito seriale denominato “Arte e architettura della Sardegna preistorica. Le Domus de Janas”, comprendente 17 necropoli e aree archeologiche di altissimo valore storico e culturale.
I siti sardi inclusi nel Patrimonio Mondiale:
Necropoli di Anghelu Ruju (Alghero)
Necropoli di Puttu Codinu (Villanova Monteleone)
Necropoli di Monte Siseri / S’Incantu (Putifigari)
Necropoli di Mesu e Montes (Ossi)
Necropoli di Su Crucifissu Mannu (Porto Torres)
Domus de janas dell’Orto del Beneficio Parrocchiale (Sennori)
Domus de janas della Roccia dell’Elefante (Castelsardo)
Parco dei Petroglifi (Cheremule)
Necropoli di Sant’Andrea Priu (Bonorva)
Necropoli di Sa Pala Larga (Bonorva)
Necropoli di Los Forrighesos (Anela)
Necropoli di Ispiluncas (Sedilo)
Necropoli di Mandras / Mrandas (Ardauli)
Necropoli di Brodu (Oniferi)
Necropoli di Istevene (Mamoiada)
Parco Archeologico di Pranu Mutteddu (Goni)
Necropoli di Montessu (Villaperuccio)

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