Ha dato la sua auto a un ragazzo per portarla in officina per farla aggiustare, ma quando è andato ad informarsi sullo stato di salute della sua Land Rover Evoque dorata, la sua auto era sparita. Vittima del furto un imprenditore cinese che da 11 anni vive a Cagliari, Luca Wang.

Wang fa nome e cognome della persona che gli ha rubato l’auto e ha già provveduto a denunciarlo ai carabinieri della stazione di Villanova. Aveva ricevuto l’incarico dall’imprenditore cinese di portare l’auto in officina per aggiustarla. Una volta portata dal meccanico, la “Prestige Car” di viale Monastir, Wang vi si è recato per dare un passaggio di ritorno al ragazzo e ha avuto modo di verificare che l’auto era stata effettivamente parcheggiata all’interno del piazzale davanti all’officina. 

Qualche giorno fa Wang ha provato a contattare l’uomo a cui aveva affidato l’auto, ma il cellulare è risultato spento per diversi giorni. A quel punto ha chiesto informazioni all’officina che gli ha comunicato che il giovane che aveva portato l’auto l’aveva anche ritirata qualche giorno prima per poi sparire completamente. 

«Se vedete questa persona è colui che mi ha rubato la macchina. L’hanno visto al Bingo di Quartucciu, si aggira in quella zona con una Fiat Punto blu del 2003», scrive Wang sul suo profilo Facebook. (CLICCA QUI PER VEDERE IL POST)

Chi avesse notizie può contattare direttamente i Carabinieri o Luca Wang attraverso il suo profilo Facebook: https://www.facebook.com/lucawang11

Un’atmosfera intima e vibrante ha avvolto ieri il Conservatorio di Cagliari durante il concerto di Patty Pravo, icona intramontabile della musica italiana, che ha scelto il capoluogo sardo come tappa del suo tour. Ma prima ancora che le luci si abbassassero e la voce inconfondibile di Nicoletta Strambelli riempisse la sala, un messaggio è stato diffuso al pubblico: niente telefoni, niente foto o video durante lo spettacolo.

Patty Pravo a Cagliari, foto condivisa dalla cantante

Un appello semplice, ma potente. Un invito a scollegarsi dai dispositivi per connettersi davvero con la musica, con l’artista, con l’emozione del momento. E Patty Pravo, che da sempre ama il contatto diretto con il suo pubblico, ha scelto di unirsi a quella sempre più ampia schiera di artisti che chiedono rispetto per il presente, per il tempo condiviso, per lo spazio sacro del live.

Il gesto, ormai sempre più diffuso, riaccende una riflessione necessaria: i telefoni durante i concerti sono diventati una distrazione costante, per chi guarda ma anche per chi ascolta. Trovarsi davanti qualcuno che filma per interi minuti, con lo schermo sollevato sopra la testa, spezza la magia e impone agli altri spettatori un filtro digitale tra sé e la scena.

Eppure, nonostante il fastidio diffuso, non riusciamo a farne a meno. È il riflesso di un’epoca in cui l’esperienza non sembra esistere davvero se non è documentata. Ma cosa perdiamo nel frattempo? Forse proprio l’essenza dell’evento: la musica, la voce, le emozioni in presa diretta.

Quella di Patty Pravo, dunque, non è una semplice richiesta tecnica, ma un atto d’amore per la musica e per il pubblico: “Godetevi l’attimo”, sembra dire, “perché è unico e irripetibile”. Un invito prezioso, soprattutto in tempi in cui la memoria viene affidata più allo storage del telefono che al cuore.