Notte di violenza al porto di Cagliari. Una lite tra senzatetto è finita nel sangue. Un 21enne nato in Albania ma residente a Cagliari da tempo, ha accoltellato gravemente un 39enne algerino con il collo di una bottiglia.

Florean Rexhep, 21enne albanese senzatetto celibe e disoccupato, intorno alle 20.30 di ieri ha ingaggiato una lite all’altezza del Molo Dogana del Porto di Cagliari con Hamdi Diabali, 39enne algerino senza fissa dimora e con precedenti penali. Durante la lite Rexhepi ha afferrato il collo di una bottiglia rotta e ha sferrato un fendente verso il rivale ferendolo gravemente sotto il braccio destro.

Un passante, vista la scena, ha chiamato il 112. Arrivati sul posto i carabinieri, non senza difficoltà hanno immobilizzato e arrestato Rexhepi, che ora si trova al carcere di Uta. Diabali è stato immediatamente soccorso e trasportato in ambulanza al Brotzu di Cagliari, dove i medici hanno curato la profonda ferita riportata all’avambraccio destro. 

Una fotografia suggestiva, che sembra uscita da un film fantasy, arriva dal cuore della Gallura e ci ricorda, ancora una volta, quanto la natura sarda sia maestra nel creare opere d’arte senza tempo. A pochi passi da Aggius, nella collina di Monte Longu, si staglia una enorme roccia di granito che, grazie all’azione combinata di vento e millenni, ha assunto una forma sorprendente: quella di un teschio umano.

Foto di Graziano Vannini

L’incredibile scatto porta la firma di Graziano Vannini, che è riuscito a catturare con rara sensibilità la potenza simbolica di questo volto di pietra. La formazione si trova nella suggestiva Valle della Luna — nota anche come Piana dei Grandi Sassi — un’area dominata da rocce granitiche modellate nel tempo e da un’atmosfera quasi irreale, che ha reso questo luogo celebre anche come rifugio degli hippie negli anni ’70 e ’80.

Ma Monte Longu non è solo natura scolpita: tra le sue alture si trovano anche i resti archeologici del nuraghe Monti Longu, testimoni dell’antichissima storia dell’isola. Un luogo dove mito, geologia e memoria si intrecciano in un silenzio eterno. Una visita qui significa immergersi in uno scenario lunare, dove ogni roccia racconta una storia e ogni tramonto tinge di mistero le sagome scolpite dal tempo. E chissà quanti altri volti, animali o creature immaginarie si nascondono ancora tra le pieghe granitiche di questa terra antica.