(Photogallery) House boat Sardinia, camper galleggianti: la nuova frontiera dell’ospitalità

Si trovano a Su Siccu sono in fila, piccole, colorate e attrezzate di tutto punto, come un mini villaggio: sono le case galleggianti, ci si può alloggiare come si farebbe in un camper, ma all'occorrenza essendo delle imbarcazioni a tutti gli effetti possono spostarsi sull'acqua. Nascono dall'idea di due ragazzi e piacciono tanto ai turisti, ma non solo. E se diventasse anche un modo di abitare?
Due giramondo, uno sardo e uno argentino, Alessandro Fiori e Rodrigo Rubin, ispirandosi alle case galleggianti costruite per i corsi d’acqua del Nord Europa hanno fondato una società, la House Boat Sardinia. Hanno intuito che progettando delle casette piccole ma dotate di tutti i comfort si poteva offrire ai turisti una forma nuova e pittoresca di ospitalità. Un’ospitalità easy, semplice, la soluzione per il turista che vuole trascorrere una vacanza in città ma senza rinunciare a mare, natura, cultura, romanticismo, svago, comodità e praticità. Svegliarsi la mattina presto e fare colazione sul mare col sole che sorge dall’acqua, stando però a Cagliari, non è più un sogno.
Negli ultimi anni la nostra città viene presa d’assalto da migliaia di croceristi a dimostrazione del fatto che offre la possibilità di un turismo culturale, con la sua storia, tutte le sue bellezze, musei e monumenti. Ma non tutti amano le crociere, che prevedono programmi prestabiliti, escursioni a tappe forzate e orari fissi. Ci sono anche moltissime persone che preferiscono viaggiare per conto proprio, godersi la solitudine e gestirsi la vacanza in maniera autonoma in totale libertà, magari accompagnati dal proprio cane. Le house boat, assolutamente pet friendly sono la scelta ideale. Davanti al molo ci sono parcheggi in abbondanza, quindi i turisti possono arrivare sull’Isola in auto o noleggiarla. Il Poetto è a 10 minuti di distanza e i lungimiranti imprenditori hanno previsto anche la disponibilità di biciclette per i loro ospiti.
«Questo tipo di ospitalità- spiega Rodrigo- permette moltissime opzioni, nel Cagliaritano ci sono tante spiagge raggiungibili in auto in poco tempo. Se però non si vuole utilizzare l’auto ci sono a disposizione le bici». E tra escursioni alle saline o sulla del diavolo e passeggiate lungo le vie dello shopping si può pensare anche di fare un salto al mercato e comprare del buon pesce . «Noi lasciamo ai turisti una serie di indicazioni- prosegue Rodrigo- su dove mangiare, come muoversi, gli ospiti però possono anche decidere di cucinare perché nelle house boat c’è una piccola cucina attrezzata, proprio come nei camper». D’altra parte cenare sulla house boat immersi nell’atmosfera del tramonto sarebbe un’esperienza unica. Sul tetto di ogni casetta c’è una piccola terrazza dalla quale si gode di un meraviglioso panorama, alle spalle la città, davanti il mare e il porto.
Le house boat presenti a Su Siccu possono ospitare fino a 4 persone,«al momento ne abbiamo una a Marina Piccola e quattro a Su Siccu, ma presto ne arriveranno altre tre-annuncia l’imprenditore argentino- ne abbiamo progettato alcune da sei posti che hanno anche le stanze da letto in ambienti separati». Alessandro Fiori, la componente sarda della società sta ad Alghero dove ci sono altre 3 di queste graziose casette. Alessandro e Rodrigo progettano personalmente le house boat che vengono costruite in Polonia. All’interno sono modernissime, in stile nordico e molto accoglienti. Rodrigo racconta che più della metà dei turisti ospitati sono stranieri, mentre in inverno ha accolto soprattutto sardi. Le hous boat sono dotate di TV riscaldamento, aria condizionata e connessione ad internet e Rodrigo svela il suo progetto per il futuro«sarebbe bello riuscire a realizzare un piccolo quartiere, una sorta di comunità, anche per i cagliaritani, un po’ come erano i casotti al Poetto e ricreare l’atmosfera del tempo».
A sfogliare le foto della gallery, quello che viene in mente è proprio uno stile di vita al di là della vacanza: scegliere la semplicità, godere delle bellezze della città senza subire gli effetti collaterali della vita metropolitana. Certo non in tutte le città sarebbe possibile, ma Cagliari potrebbe permettersi questo lusso. E se davvero a Su Siccu sorgesse un intero quartiere di questo genere, quanti sarebbero disposti a eliminare il superfluo e ad accontentarsi dell’essenziale?

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