(FOTO E VIDEO) Pula, l’emozionante liberazione nel mare di Nora delle tartarughe Pinna e Jules
Le tartarughe Pinna e Jules liberate dalla sindaca Carla Medau - FOTO DI RENATO SCANO 16
I due esemplari caretta caretta erano stati catturati accidentalmente da un pescatore locale che le aveva soccorse immediatamente e consegnate alle cure dei veterinari.
Sono state liberate questa mattina nella spiaggia di Nora a Pula le tartarughe Pinna e Jules, curate nelle settimane scorse dallo staff del centro di recupero della Laguna di Nora. I due esemplari caretta caretta erano stati catturati accidentalmente da un pescatore locale che le aveva soccorse immediatamente e consegnate alle cure dei veterinari.
Eravamo in tanti questa mattina nella spiaggia di Nora, tra bagnanti e curiosi, per salutare le 2 meravigliose tartarughe Caretta Caretta curate nel Centro recupero della Laguna di Nora – commenta la sindaca Carla Medau che ha liberato personalmente i due animali -. Pinna e Jules, dopo mesi di convalescenza, hanno potuto finalmente iniziare una nuova vita nel mare aperto. Ricordiamoci di rispettare l’ambiente e tutte le aree marine: l’inquinamento e la diffusione incontrollata di rifiuti causa ogni anno la morte di tantissimi animali».
FOTO DI RENATO SCANO PUBBLICATE DALLA SINDACA CARLA MEDAU (FACEBOOK)
«Ringrazio gli operatori del Centro dei recupero della Laguna di Nora, Giovanni Lenti, Giuseppe Ollano, e gli Agenti del Corpo Forestale di Vigilanza Ambienale di Pula – conclude la prima cittadina – che ogni giorno, con dedizione, lavorano per proteggere questi animali e ci insegnano il rispetto per l’ambiente».
BUON RIENTRO A CASA, PINNA E JULES! ❤️
Posted by Carla Medau on Tuesday, 24 July 2018
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Dalla Sardegna agli USA: cellule staminali da sangue cordonale salvano un bimbo americano

Una donazione partita da Cagliari ha permesso un trapianto cruciale a Cincinnati.
Un lungo viaggio intercontinentale, da Cagliari a Cincinnati, ha segnato la speranza di vita per un bambino statunitense di appena un anno, affetto da una rara patologia genetica. Protagoniste di questa storia sono un’unità di cellule staminali da sangue cordonale, prelevata in Sardegna e utilizzata con successo per un trapianto salvavita negli Stati Uniti.
Il prelievo, come riporta il quotidiano L’Unione Sarda, è avvenuto lo scorso aprile presso la Banca del Sangue Cordonale (BSC) dell’Arnas Brotzu, guidata dal dottor Mauro Carta. L’unità è stata spedita al Centro Trapianti di Cincinnati, dove è stata impiegata nel trattamento del piccolo paziente. L’intervento, reso possibile grazie alla collaborazione tra la struttura cagliaritana e il registro americano NMDP (National Marrow Donor Program), è stato coordinato con il supporto del Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR).
La donazione, frutto della generosità di una famiglia sarda, ha avuto un esito positivo, senza complicanze rilevanti nel decorso post-operatorio. Un gesto semplice ma straordinario, che ha permesso di trasformare quello che spesso viene scartato – il sangue contenuto nel cordone ombelicale – in una risorsa preziosa per la medicina. Le cellule staminali ematopoietiche contenute nel cordone ombelicale rappresentano oggi una valida opzione per il trattamento di numerose patologie, in particolare nel campo dell’onco-ematologia pediatrica.

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