Cagliari, rimpasto in Giunta. Nando Secchi: “Via per squallidi giochi di potere, ma fiero del lavoro svolto”
«Aver svolto per due anni un lavoro al servizio della mia città mi rende orgoglioso - spiega Secchi -. Averli vissuti intensamente ogni singolo giorno con impegno e dedizione mi ha gratificato. Aver ottenuto la fondamentale collaborazione di un intero servizio composto da grandi lavoratori dediti quotidianamente e sempre in emergenza a cercare di venire incontro alle esigenze dei cittadini più fragili mi ha arricchito tanto»
La Giunta Comunale di Cagliari ha revocato la delega all’assessore alle Politiche sociali Nando Secchi affidandolo a Maurizio Chessa, L’ormai ex assessore ha ringraziato tutto lo staff dell’Assessorato e si è tolto anche qualche sassolino dalla scarpa.
«Aver svolto per due anni un lavoro al servizio della mia città mi rende orgoglioso – spiega Secchi -. Averli vissuti intensamente ogni singolo giorno con impegno e dedizione mi ha gratificato. Aver ottenuto la fondamentale collaborazione di un intero servizio composto da grandi lavoratori dediti quotidianamente e sempre in emergenza a cercare di venire incontro alle esigenze dei cittadini più fragili mi ha arricchito tanto».
«Aver conosciuto persone ed associazioni che ogni giorno vivono per il loro prossimo mi ha reso un uomo migliore, quindi in sintesi ho dato molto e da questa esperienza ho avuto tantissimo – continua l’ex assessore – . Ho affrontato con onestà e tenacia un duro lavoro occupandomi di temi scottanti rinviati da decenni perché troppo delicati, mettendomi di conseguenza in discussione e cercando di arrecare meno problemi possibile ai cittadini. Essere sempre stato in stato di emergenza con normative nazionali e regionali in continua mutazione non ha agevolato il lavoro, le continue interferenze e i tentativi di ingerenze di alcuni consiglieri comunali arroganti (alcune arrivate solo dopo due mesi dalla mia nomina) non mi hanno fatto perdere la linea intransigente della legalità».
«Vado via per squallidi giochi di potere e di ricatti politici legati esclusivamente all’occupazione di poltrone – conclude con rammarico Secchi -. Il rammarico per non poter raccogliere i frutti della copiosa semina è però attenuato dalla consapevolezza che essa lascia comunque un patrimonio di testimonianza e di solidarietà verso i più deboli. Mi hanno tolto la delega di Assessore ma ho la coscienza serena per aver fatto il mio dovere con trasparenza, onestà, dedizione e rettitudine dal primo all’ultimo giorno del mio incarico. Ben lo sanno i cittadini fruitori e i collaboratori di un servizio cresciuto ed apprezzato giorno dopo giorno: e questo basta e conforta».
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