Quasi un centinaio di vittime in Giappone a causa delle forti piogge. Tanti i dispersi

Il Giappone in ginocchio per le forti piogge che si sono abbattute nelle scorse ore nel Paese. Quasi un centinaio le vittime, ancora tanti i dispersi.
Sale il numero delle vittime delle forti piogge che si sono abbattute nel Giappone centro occidentale nelle scorse ore. Sarebbero 76 i morti totali, di cui 48 certi e 28 presunti. Ma il conto delle vittime potrebbe salire perché ci sono ancora 92 persone disperse nella zona meridionale della prefettura di Hiroshima.
«Abbiamo ricevuto più di 100 segnalazioni di vittime», ha dichiarato il portavoce del governo giapponese Yoshihide Suga. Di battaglia con il tempo parla il primo ministro giapponese, Shinzo Abe. L’Agenzia meteorologica del Giappone ha dichiarato che in una zona della prefettura di Kochi la pioggia ha raggiunto i 26,3 centimetri il livello più alto da quando sono iniziate tali registrazioni nel 1976.

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Tortu, Patta, Desalu, Melluzzo: la 4×100 azzurra vola ai Mondiali di Tokyo, grande prova a Guangzhou

Ora l’Italia può guardare con fiducia all’appuntamento iridato.
Nonostante l’assenza pesante di Marcell Jacobs e quella di Chituru Ali, la staffetta 4×100 maschile italiana ha conquistato un prestigioso secondo posto nella batteria delle World Relays di Guangzhou, staccando così il pass per i Mondiali di atletica in programma a settembre a Tokyo.
I protagonisti della qualificazione sono Fausto Desalu, Matteo Melluzzo, Lorenzo Patta e Filippo Tortu, che hanno chiuso la prova con il tempo di 38.16, alle spalle soltanto degli Stati Uniti (37.86). Un risultato che vale l’accesso diretto alla rassegna iridata e consente agli Azzurri di tornare nello stesso stadio dove nel 2021 conquistarono l’oro olimpico.
Prestazione convincente quella del quartetto italiano, capace di lasciare dietro squadre competitive come Cina, Brasile e Botswana. Desalu ha aperto bene la gara, fermando il cronometro a un solo centesimo dal tempo dello statunitense Courtney Lindsey. Melluzzo ha consolidato il vantaggio nel rettilineo, mentre Patta ha firmato una straordinaria terza frazione, risultando più veloce di Kyree King di ben 9 centesimi. L’ultimo cambio ha lasciato spazio a un solido Filippo Tortu, che ha saputo contenere il ritorno degli avversari e difendere il piazzamento.
Ora l’Italia può guardare con fiducia all’appuntamento iridato, dove avrà l’occasione di difendere l’argento conquistato a Budapest due anni fa e, chissà, puntare ancora più in alto. Domani gli Azzurri torneranno in pista per la finale delle World Relays, con l’obiettivo di arricchire un percorso già promettente.

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