“Si porti la cacca dei cani a casa”. Ecco la surreale risposta dal numero verde per la raccolta differenziata

Premetto che sono perfettamente d’accordo sull’essere ligi al nostro dovere di cittadini e che quindi la raccolta differenziata, iniziata anche a Cagliari nel corso di questi ultimi mesi, vada assolutamente rispettata. Tutto sta ora nel capire bene le modalità (spesso
Premetto che sono perfettamente d’accordo sull’essere ligi al nostro dovere di cittadini e che quindi la raccolta differenziata, iniziata anche a Cagliari nel corso di questi ultimi mesi, vada assolutamente rispettata. Tutto sta ora nel capire bene le modalità (spesso e volentieri confusionarie) di conferimento dei rifiuti, degli orari da rispettare (“va deciso a livello condominiale”, mi dice un operatore al telefono. Mi chiedo dove stia scritto…), del posizionamento dei bidoni (che occupano buona parte del suolo stradale, impedendo a sedie a rotelle e passeggini particolarmente ingombranti di transitare nel marciapiede) e varie altre ed eventuali.
Resta però un problema, che a primo acchito potrebbe far sorridere ma che non è da sottovalutare: dove vanno buttati gli escrementi dei cani? Cagliari, come ho già scritto molte volte per Vistanet, è una città dog friendly: fortunatamente negli ultimi anni con il proprio cane si può davvero andare ovunque, dai parchi pubblici, al ristorante, dai supermercati ai bar ai negozi.
E i cagliaritani, felici di poter passeggiare in compagnia del proprio animale domestico si sono subito adeguati. Purtroppo però resta il solito problema, che di certo non è di competenza canina: la cacca. Ebbene si, le strade cittadine, soprattutto in certi quartieri, sono tappeti di cacca di cane. Fermo restando che ogni padrone debba armarsi di bustine apposite e provvedere, ultimamente mi sono trovata in serie difficoltà: con il proseguo dell’organizzazione della raccolta porta a porta i cassonetti stanno scomparendo e non è stato posizionato nessun cestino per i piccoli rifiuti che magari poteva sopperire alla mancanza.
Arrivo al nocciolo della questione: per ben due giorni la sottoscritta si è dovuta portare a casa le fantomatiche bustine con la produzione canina. Sì, avete capito bene: mi sono portata la cacca a casa. E qui arriva il bello: la telefonata al numero verde per la raccolta differenziata. Ecco le risposte e i consigli al mio quesito del dove gettare gli escrementi delle creaturine pelose: «La butti in quelli che ci sono ancora in giro», (no comment); «Provi a fare un giro diverso dal solito, no? Magari trova i cestini piccoli e la butta lì», (…); fino ad arrivare al fantomatico, detto scandendo le parole e a chiare lettere: «SE LA PORTI A CASA».
Premesso che l’avevo già fatto, come detto sopra, ma a questo punto la conclusione sorge spontanea: io continuerò ad acquistare le bustine biodegradabili (NB. per gli escrementi dei cani vanno comprate le bustine per l’umido e nell’umido va buttato il tutto) e, in caso di necessità mi porterò a casa i ricordini. Ma sono sicura di una cosa: a breve, anzi brevissimo, Cagliari sarà tappezzata, che dico tappezzata, ricoperta, sommersa, da una vera valanga. E sapete a questo punto a cosa mi riferisco.

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