Nella costa sudorientale della Sardegna, tra Cagliari e Villasimius, c’è una grande spiaggia lunga 1 km, economica, dotata di tutti i servizi e affacciata davanti a un bellissimo mare dal colore turchese. Stiamo parlando di Solanas, località balneare che fa parte del comune di Sinnai e che si sta rilanciando come alternativa turistica forte alle più costose e ormai fin troppo affollate località vicine, Villasimius e Torre delle Stelle, giusto per citarne due. Tra coloro che guidano questa rinascita c’è Francesca Rubiu, che da dieci anni gestisce lo stabilimento balneare Vanity Beach.

Francesca insieme agli altri imprenditori della zona ha dato vita all’associazione Solanas 3.0. «Abbiamo creato questa associazione per promuovere il turismo nella nostra bellissima località – spiega Francesca -. In passato è stata questa la grave carenza di Solanas. Ora tutti insieme, stabilimento balneare, hotel, ristoranti, pediatra, veterinario e coloro che forniscono servizi ai turisti, abbiamo deciso di cambiare marcia. Abbiamo creato un sito, www.solanasvacanze.eu, presentato una settimana fa, ma che sarà in continuo aggiornamento. L’obiettivo è quello di portare turisti a Solanas e farli ritornare negli anni successivi».

Tra i servizi più gettonati c’è sicuramente il suo stabilimento balneare, il Vanity Beach, i cui prezzi sono tra i più economici della costa. Per due lettini e un ombrellone si va da un minimo di 12 a un massimo di 20 euro a seconda del giorno settimanale e della stagione. Prezzi molto competitivi, che nulla hanno a che vedere con un vero e proprio articolo bufala pubblicato dal sito di informazione turistica online olandese Travel Bird, che inseriva Solanas tra le quattro spiagge più costose del mondo. Anche l’ampio parcheggio pubblico e gratuito, ormai una vera e propria rarità in questo tratto costiero della Sardegna, è sicuramente un incentivo per chi vuole trascorrere un’intera giornata al mare. Bagni e docce sono compresi nel prezzo.

(VIDEO REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON INSOLITI SCATTI DI CARLO SORO E STEFANIA CUGIA)

Vanity Beach è un luogo davvero aperto a tutti. Lo stabilimento gestito da Francesca Rubiu si è dotato quest’anno di tutte le infrastrutture necessarie per ospitare bagnanti con gravi disabilità motorie. «Ho deciso di investire per inserire nel mio stabilimento tutto quello che serve per ospitare i disabili – spiega Francesca -. Tutte le barriere architettoniche sono state rimosse, le passerelle arrivano fino alla riva e in più ho creato due postazioni destinate esclusivamente ai disabili con carrozzina, sia elettrica che manuale. Le metto a disposizione gratuitamente e su prenotazione. Gli accompagnatori possono scegliere se affittare il lettino oppure stare gratuitamente sul proprio asciugamano o la propria sedietta».

I cani? Nessun problema. Chi non vuole rinunciare alla compagnia del proprio amico a quattro zampe lo può portare con sé, usufruendo di due o tre postazioni ad hoc. Da normativa regionale i cani devono essere di piccola taglia e con libretto sanitario al seguito. Fondamentale anche in questo caso la prenotazione. Nello stabilimento di Francesca si può pranzare o partecipare a feste ed eventi a tema, tutto gestito e organizzato da Giovanna ed Enrico titolari di “S’Off” il bar all’interno del Vanity Beach.

«Io e gli altri imprenditori della zona amiamo Solanas e vorremmo che fosse più conosciuta anche da chi non la frequenta abitualmente – spiega Francesca -. C’è una spiaggia grande, bellissima ed economica, dotata di tutti i comfort e adatta a famiglie con bambini, giovani, anziani e disabili. Il villaggio offre tutti i servizi necessari al turista e siamo sicuri che fare squadra e promuovere seriamente tutto questo alla lunga porterà i suoi frutti».

C’è una Sardegna fatta di imprenditori che non si limitano a “fare impresa”, ma costruiscono relazioni, seminano fiducia e fanno rete. È la Sardegna del circuito Sardex, nato quindici anni fa come esperimento economico alternativo e divenuto nel tempo un modello di economia circolare riconosciuto a livello nazionale. Un’economia dove il denaro è mezzo, non fine; dove gli scambi non sono solo commerciali, ma culturali, umani, duraturi. Per celebrare questo traguardo, il circuito ha deciso di dare voce a tutte quelle realtà che, nel corso del tempo, hanno saputo interpretare il circuito non come un semplice strumento finanziario, ma come una visione: più ampia, più coraggiosa, più solidale. Tra queste, Idrosistemi Srl si distingue come una delle protagoniste più rappresentative.

Fondata nel 1986, Idrosistemi nasce e cresce in Sardegna, e oggi si avvicina al traguardo dei quarant’anni con lo spirito di chi non ha mai smesso di rinnovarsi. Dal 2008 è Filippo Birocchi a guidarla, con una leadership che ha messo al centro le persone, prima ancora dei numeri e che ha saputo raccogliere il testimone in un momento delicato, trasformandolo in un’opportunità di rilancio e rinnovamento. E forse è anche questo approccio che ha permesso all’azienda non solo di consolidarsi in Sardegna, ma di guardare con decisione al resto del Paese. Oggi, infatti, Idrosistemi si prepara ad aprire una nuova sede operativa a Roma, lungo il Grande Raccordo Anulare: una mossa strategica per presidiare un’area in cui si è aperto uno spazio commerciale, colto con lucidità e tempismo.

È in questo contesto che si inserisce la scelta, nel 2018, di entrare nel circuito Sardex. Una decisione nata in modo semplice, “per passaparola”, ma che nel tempo si è rivelata strategica. L’obiettivo era chiaro: migliorare la gestione finanziaria, ridurre i costi bancari, ottimizzare la liquidità. Ma i benefici sono andati ben oltre.

“Con Sardex abbiamo consolidato relazioni esistenti, creato nuove sinergie e ottenuto un ritorno concreto sia sul piano operativo che relazionale”, racconta Filippo.

Non ci sono slogan nella storia di Idrosistemi, ma persone. Circa venti collaboratori interni, un gruppo affiatato, supportato da una rete amministrativa e operativa esterna, che lavora ogni giorno in un clima definito dallo stesso Birocchi come “armonico e positivo”. Qui, prima delle strategie commerciali, viene l’equilibrio umano.

“Credo fortemente nel valore delle persone e nella loro capacità di affrontare insieme i cambiamenti – racconta il CEO – Per questo abbiamo scelto di premiare anche i nostri collaboratori attraverso il circuito Sardex: un modo concreto per coinvolgerli, valorizzarli e condividere con loro i benefici di un sistema che mette al centro la fiducia e la collaborazione”.

Non si tratta solo di scambi commerciali, ma di un modo diverso di fare impresa: più aperto, più fiducioso, più vicino al territorio. Una scelta che va oltre il marketing e si lega a una visione d’impresa che riconosce il valore della reciprocità e della prossimità. Il supporto del team Sardex, sia sul fronte dei fornitori che dei clienti, è stato decisivo nel massimizzare le potenzialità del circuito. Non a caso, Idrosistemi è oggi considerata un “Top Player” all’interno della rete: una delle realtà che meglio ha saputo interpretarne i principi e trasformarli in valore concreto. Una posizione che non nasce da numeri o classifiche, ma da una coerenza profonda con i valori che Sardex promuove: fiducia, collaborazione, circolarità. Parole spesso abusate, ma che in questo caso trovano riscontro nella quotidianità di un’azienda che ha saputo farne pratica viva.

In un’epoca in cui si parla tanto di “nuove economie”, forse vale la pena guardare a chi, come Idrosistemi, ha già cominciato a costruirle. Un’impresa che ha scelto di investire nella fiducia, e che oggi ne raccoglie i frutti.

Se vuoi saperne di più o scoprire come entrare nel circuito Sardex, visita il sito ufficiale a questo link.