Decimomannu: il reparto Oncologia della Nuova Casa di cura chiuderà. Sgomento da parte dei pazienti, famiglie, cittadini e Movimento Animalista Sardegna che scrive una lettera al Ministro della Salute. Di seguito le loro lettere aperte.
“Facciamo seguito alla nostra lettera del 23 maggio scorso, rimasta purtroppo senza alcun riscontro, per manifestare ancora una volta la crescente preoccupazione per la imminente chiusura del reparto medicina della Nuova Casa di Cura di Decimo, un reparto quasi esclusivamente impegnato nella cura delle malattie oncologiche. Siamo pazienti affetti da patologie oncologiche e loro familiari che hanno trovato in quella struttura non solo un’alta professionalità di oncologi, medici e personale infermieristico ma anche una sapiente organizzazione che ci ha consentito di affrontare il momento più sconvolgente della nostra vita e della nostra famiglia in un contesto di grande umanità e sensibilità, non facili da reperire nelle altre strutture ospedaliere dell’isola. Una professionalità e un’attenzione che non è mai mancata neanche nei casi più gravi o ormai incurabili. Per una piccola struttura privata come quella di Decimomannu, si tratta di una condizione per niente scontata. Merito della proprietà della Casa di Cura che, unica struttura privata nell’isola, con una decisione ammirevole e lungimirante ha deciso quasi dieci anni fa di intraprendere questa strada.
Ma merito soprattutto del lavoro e dell’impegno del primario, dottor Carlo Floris, che, dopo tanti anni di stimata professione al Businco, ha accettato di continuare a dedicare la sua lunga esperienza alla cura di malati oncologici provenienti da tutta l’isola e alla crescita di uno staff, oggi unanimemente considerato una preziosa risorsa non solo per la struttura in cui opera ma per l’intera Sardegna. Una risorsa che di certo andrebbe dispersa se, come sembra, questo reparto dovesse chiudere fra qualche settimana. Troviamo inaccettabile che un servizio di questo valore e destinato a pazienti di particolare fragilità e vulnerabilità, venga smantellato, senza neanche una spiegazione plausibile (anche se è chiaro che si punta a convertirne i posti letto in maniera più redditizia) e nel silenzio totale delle istituzioni che hanno il compito di tutelare la salute dei sardi.
Un silenzio ancora più incomprensibile se si considera il momento già difficile per l’oncologia nell’isola, alle prese con le grandi difficoltà sia del Businco che delle strutture territoriali, incapaci di far fonte in tempi adeguati al grande numero di richieste di diagnosi e di cure, come testimoniano anche le recenti denunce delle donne colpite da tumori e delle loro associazioni. La chiusura del reparto che si occupa delle nostre cure sarebbe inoltre per noi e per le nostre famiglie un ulteriore trauma che si aggiunge a quelli già provocati dalla nostra grave patologia e ci costringerebbe ad avviare un nuovo doloroso percorso di ricerca dei medici e delle strutture a cui affidarci anche per proseguire le nostre terapie, con i contraccolpi che questa situazione rischia di provocare nelle nostre già delicate condizioni di salute. Da qui la nostra richiesta perchè da parte della amministrazione della Nuova Casa di Cura, dell’Assessore alla Sanità e del Direttore Generale della ATS si individui un percorso che serva a scongiurare la chiusura del reparto Medicina della Nuova Casa di Cura di Decimomannu”.
Dal Movimento Animalista Sardegna con in testa la coordinatrice regionale Anna Rita Salaris, arriva la aperta richiesta di intervento direttamente al Ministero alla Salute: “La Sardegna si trova in grave difficoltà in tutti i settori ma quello della Salute è diventato insostenibile. Tempi di attesa per le visite, ormai biblici, tanto che le persone o sono costrette ad andare a pagamento, a volte dagli stessi specialisti o addirittura non avendo la possibilità economica a rinunciare a curarsi, terapie inaccessibili a tanti, per costi elevati, e per spostamenti, disabili e malati di Sla dimenticati al loro destino…… Non parliamo poi della prevenzione e soprattutto della grave situazione che interessa i malati oncologici….in Sardegna la situazione è drastica anche per il fatto che essendo un’isola i collegamenti e gli alti costi dei biglietti aerei e navali ,non sempre permettono i viaggi della speranza.
Ora siamo riusciti dopo anni di lotte, ad ottenere un reparto di oncologia presso la Clinica di Decimomannu (Ca), creato da medici di grande umanità e professionalità e da un personale specializzato e pronto a soddisfare ogni esigenza del paziente. Non possiamo permettere che questo reparto venga chiuso e lasciare i pazienti oncologici allo sbando. La ATS non si presenta all’altezza di aiutare le emergenze e di sostenere le famiglie colpite da questa gravissima patologia. Alla luce dei tanti appelli dei pazienti oncologici chiedo a nome del Movimento Animalista Sardegna e mio che il Ministro Della Salute intervenga facendo sì che il Reparto di oncologia prosegua il suo lavoro atto a salvaguardare la vita delle persone. Certa di un vostro sollecito riscontro e pronta ad un incontro per cercare insieme la strada percorribile”.
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