“L’Isola di Pietro” con Gianni Morandi, i soldi meglio spesi dalla Sardegna negli ultimi anni
Gianni Morandi a Carloforte con alla sua destra Pino il macellaio, alla sua sinistra il contadino Agostino e il pescatore GiuseppeLa serie non sarà certo un capolavoro del cinema, ma la potenza della promozione turistica che sta regalando alla Sardegna e a Carloforte in particolare, appare davvero straordinaria.
Gianni Morandi a Carloforte per girare la fiction “L’Isola di Pietro”: un esempio di promozione turistica della Sardegna davvero riuscito.
«Grazie Gianni di illustrarci le meraviglie di una Sardegna a me sconosciuta! Ho visitato altre parti dell”isola, ma non questa, che trovo aspra ma molto affascinante». «Ciao Gianni,bellissimo posto che mi fa venire la voglia di regalarmi una vacanza in Sardegna…chissà se ci riuscirò». «Ciaooo…sembra di essere su un altro pianeta…buon lavoro a tutti». «Che meraviglia!! Vorrei arrampicarmi su quelle rocce». «Hai ragione caro Gianni, che posto stupendo!». «Che posto stupendo, il segno del tempo nelle stratificazioni del rocce, quanta storia e quanto potrebbero raccontare quelle pietre se avessero voce!». Basta scorrere le centinaia di commenti ai post che Gianni Morandi sta pubblicando in questi giorni su Facebook da Carloforte e Calasetta, dove sta girando la seconda stagione della fiction Mediaset “L’Isola di Pietro”, per capire la potenza della promozione turistica che il cantante e attore emiliano sta facendo per la Sardegna.
L’Isola di Pietro, produzione tv che nella scorsa stagione è stata un vero e proprio campione di audience su Canale 5 con uno share che si è aggirato intorno al 20%, tornerà sul piccolo schermo in autunno. In queste settimane Gianni Morandi, Elisabetta Canalis (new entry), Chiara Baschetti, Michele Rosiello, Alma Noce, Cesare Bocci, Federico Russo e gli altri si trovano di nuovo sull’isola tabarchina per girare la seconda stagione, attesissima dal pubblico. La miniserie diretta da Umberto Carteni, non è probabilmente un capolavoro cinematografico, ma piace ai telespettatori per la solidità e la semplicità della sua trama – incentrata intorno alla figura di Pietro Sereni, pediatra dell’isola che grazie al suo carattere fortemente empatico è una figura di riferimento per tutti gli abitanti – per la polarità degli attori – Gianni Morandi è ormai un’istituzione tout court – ma soprattutto per l’ambientazione.
Un’ambientazione, l’isola di San Pietro, che non può non rapire gli occhi e il cuore della proverbiale casalinga di Voghera o dell’impiegato di Macerata. Quando arriva la domenica sera, sapere che dal proprio divano ci si potrà immergere in scogliere a picco sul mare, tramonti scenografici e vicoli colorati come solo quelli di Carloforte sanno essere, diventa un conforto e un modo per viaggiare anche per chi, per motivi di salute o più banalmente economici, difficilmente riesce a concedersi la meritata villeggiatura. La trama della storia, semplice, concreta e familiare, rientra in un grande filone popolare che mette insieme successi come “Un Medico in Famiglia”, “Don Matteo”, “I Cesaroni” e per certi versi anche “Montalbano”, che rassicura, stuzzica e intrattiene i telespettatori attraverso la costruzione di narrazioni quotidiane e vicine al vissuto di ognuno di loro, e che soprattutto non ne turba la serenità. Se Don Matteo ha fatto la fortuna di Gubbio e I Cesaroni del quartiere romano La Garbatella, L’Isola di Pietro sta contribuendo alla fortuna di Carloforte, di Calasetta e dell’Isola di San Pietro più in generale, luoghi che appartengono a una dimensione lontana a quella stereotipica della Sardegna.
LE FOTO DI GIANNI MORANDI IN GIRO PER L’ISOLA
Una cosa però bisogna dirla: Gianni Morandi e “L’Isola di Pietro” non sono arrivati a Carloforte per caso o per il parto dell’immaginazione di un brillante autore televisivo. Il prime time di Canale 5 e il divo italiano più social che c’è, sono sbarcati in Sardegna perché qualcuno li ha invitati. La serie tv, prodotta da Lux Vide, è stata infatti finanziata con 500mila euro di fondi regionali da Sardegna Film Commission, l’ente nato qualche anno fa su iniziativa della Giunta regionale con lo scopo di incoraggiare e sostenere la produzione cinematografica e audiovisiva, promuovere il territorio regionale e offrire nuove opportunità alle professionalità presenti nell’isola.
“L’Isola di Pietro” non è ovviamente l’unica produzione che ha portato, sta portando e porterà grande visibilità alla nostra isola. In queste settimane a Olbia George Clooney sta girando a Olbia una miniserie tv per Sky, “Comma 22”, un thriller militare di produzione internazionale, che sarà guardato in tutto il mondo. Anche in questo caso c’è lo zampino di Sardegna Film Commission. Oltre all’immediata promozione che ne deriva dalla diffusione di immagini raffiguranti la Sardegna – spesso quella meno nota e conosciuta – un aspetto che a molti sembra un dettaglio, ma non lo è, riguarda l’impatto che producono sul territorio l’arrivo e il soggiorno in Sardegna di star del calibro di George Clooney e Gianni Morandi. Le foto di George Clooney che compra formaggio da Tziu Peppineddu, o i video e gli scatti pubblicati su Facebook da Morandi alle prese con la gente e i luoghi di Carloforte, costituiscono uno storytelling sull’isola e sulle sue bellezze, molto più intrigante del semplice cartellone pubblicitario affisso in aeroporto, e spesso, la verità è che costano anche meno.
Se anche solo un decimo delle persone che nei commenti ai contenuti sulla Sardegna pubblicati da Gianni Morandi manifestano il proprio entusiasmo e stupore per la bellezza di quello che vedono, tramutasse questo stupore in un viaggio alla scoperta dell’isola, il risultato sarebbe straordinario. Quindi ben venga Gianni Morandi, ben venga George Clooney e ben vengano i soldi dei cittadini spesi con l’obiettivo di produrre qualcosa di molto più lungo e duraturo di un souvenir comprato al volo dal turista in aeroporto. La Sardegna è un sogno, ma i sogni c’è bisogno che qualcuno li sappia raccontare.

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