Arrivano Caronte e l’estate, alta pressione e 40 gradi in Sardegna per alcuni giorni
Ritorna l'alta pressione africana che interesserà il nostro Paese tra il 30 giugno e il 1° luglio. Le temperature più alte attese nelle zone interne di Sicilia e Sardegna. Caronte porterà caldo e afa sull'Isola con temperature fino a 40 gradi. L'estate entra nel vivo: termometri oltre i 30 gradi nella giornata di sabato 30 giugno, e oltre i 33 in quella di domenica 1° luglio. Si raggiungeranno poi 40 gradi nelle zone interne. Il caldo andrà avanti sino al 7-8 luglio.
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Arrivano Caronte e l’estate: alta pressione e 40 gradi in Sardegna per alcuni giorni.
Ritorna l’alta pressione africana che interesserà il nostro Paese tra il 30 giugno e il 1° luglio. Le temperature più alte attese nelle zone interne di Sicilia e Sardegna. Caronte porterà caldo e afa sull’Isola con temperature fino a 40 gradi. L’estate entra nel vivo: termometri oltre i 30 gradi nella giornata di sabato 30 giugno, e oltre i 33 in quella di domenica 1° luglio. Si raggiungeranno poi 40 gradi nelle zone interne. Il caldo andrà avanti sino al 7-8 luglio.
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Spettacolo in mare aperto: capodogli, grampi e stenelle striate nel Golfo dell’Asinara

Tra i capodogli osservati c’era Ganimede, già visto dai biologi 13 anni fa nel Canyon di Caprera, intento a nutrirsi insieme ad altri due esemplari.
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Nel weekend scorso, le acque del Golfo dell’Asinara e del Canyon di Castelsardo, tra Sardegna e Corsica, hanno offerto uno spettacolo raro: l’avvistamento di capodogli, grampi e stenelle striate, tutte specie protette.
Tra i capodogli osservati c’era Ganimede, già visto dai biologi 13 anni fa nel Canyon di Caprera, intento a nutrirsi insieme ad altri due esemplari. Poco dopo, i ricercatori hanno incontrato anche un gruppo di grampi, delfini pelagici poco comuni, mentre le stenelle striate hanno accompagnato l’imbarcazione per quasi tutta l’esplorazione.
A confermare gli avvistamenti è stata l’équipe di Sea Me Sardinia, che monitora il tratto di mare con il progetto “I Cetacei del Canyon di Castelsardo”, usando un idrofono per rilevare i cetacei prima di osservarli direttamente.
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