Appello urgente per Vicky, gatta leucemica, scomparsa a Sestu. Ha bisogno urgente di cure

A lanciare l'appello è la presidente dell'associazione Is Pisittus che si occupa prevalentemente di gatti malati di leucemia. Vicky ha bisogno di cure perchè Felv positiva. Nonostante i costanti problemi economici di ogni associazione di volontariato animale, a causa della gravità della situazione si offre una ricompensa in caso di ritrovamento
Appello urgente per la scomparsa di Vicky, gatta leucemica che necessita di cure. A lanciarlo è la presidente dell’associazione onlus Is Pisittus, ci si occupa prevalentemente di gatti malati di leucemia.
La gattina è scomparsa a Sestu, zona via Tacito. Per ora non c’è stato nessun avvistamento. “Credo sia ancora nascosta non so dove, spero in zona. Chiedo a chi risiede in via Tacito e nelle vie limitrofe di controllare nei propri garage, cortili, intercapedini. Vicky pesa 7kg e ha la coda tigrata, è Felv+ e ha bisogno di cure“.
Vicky pesa circa 7 chili, è bianca e tigrata, la coda tigrata ed è abbastanza in sovrappeso. Dall’associazione fanno sapere che si offre ricompensa per chiunque la trovasse. Per avvistamenti o ritrovamento chiamare il numero 329 2577944.
Lo sapevate? Come si dice fragola in sardo campidanese?

Alla scoperta delle parole sarde: come si dice fragola in sardo campidanese?
Lo sapevate? Come si dice fragola in sardo campidanese?
Alla scoperta delle parole sarde: come si dice fragola in sardo campidanese?
La lingua sarda, così ricca di sfumature, mescola con grazia le influenze di diversi popoli, creando un linguaggio tanto vario quanto affascinante. Un mix di concretezza e spirito che sa sempre come regalare parole che sembrano quasi danzare nel cuore delle tradizioni. Ecco, tra queste parole, ce n’è una che non può passare inosservata, soprattutto in primavera, quando la natura ci regala i suoi frutti più dolci. Vi siete mai chiesti come si dice “fragola” in sardo campidanese?
Non è una domanda da poco, perché la risposta è davvero affascinante, come spesso accade con le espressioni sarde. La fragola, quella piccola bomba di dolcezza che esplode in bocca, in sardo campidanese si dice “fraula”, a volte scritta anche “fragula”, oppure, ancora, “fravula”. Un suono che sembra quasi un sorriso, una carezza sulla lingua che riporta alla mente il profumo fresco dei frutti appena raccolti. Ma non è finita qui. C’è anche un altro modo di chiamarla, decisamente più suggestivo e legato alla terra, quel legame viscerale che la Sardegna ha con la sua natura. In alcune zone, la fragola viene infatti chiamata “mur’e terra”, o “muraterra”, un termine che evoca immediatamente l’immagine di un frutto che nasce dalla terra, che cresce sotto il caldo sole sardo, quasi come un dono della natura.
Che bello, no? La lingua sarda riesce sempre a trasformare ogni cosa in qualcosa di magico e profondo. E ora che lo sapete, vi chiedo: come chiamate voi questo frutto tanto amato? Nel vostro dialetto, c’è un altro nome o una forma particolare che vi fa sentire più vicini alla tradizione? La fragola non è solo un frutto, è un simbolo di un legame antico con la terra, con la natura che ci nutre e ci accoglie. E ogni parola che la descrive ha un suo fascino speciale, come una piccola melodia che continua a raccontarci storie di una terra unica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA