L’elicicoltura, ossia l’allevamento delle lumache per uso alimentare, è un settore in forte crescita in Italia. Gli allevamenti italiani di questi molluschi riforniscono solo in parte il settore della ristorazione, mentre il resto della richiesta viene soddisfatta da Paesi esteri come quelli del Maghreb.

Sviluppare e potenziare questo settore nel nostro Paese è una sfida dell’Istituto internazionale di elicicoltura di Cherasco che ha inaugurato da poco la sua nuova succursale proprio in Sardegna, a San Sperate. Paese che prova a rubare la piazza a Gesico, paese della Trexenta noto per l’abbondanza delle lumache protagoniste della famosa sagra che si tiene ogni anno nel mese di ottobre.

«Abbiamo rivoluzionato completamente il mondo dell’elicicoltura – spiega all’Ansa, il presidente dell’Ane, Associazione nazionale elicicoltori Simone Sampò – crediamo profondamente che la qualità debba andare di pari passo con la sostenibilità».

Si parla oggi di elicicoltura 2.0, un modo diverso per l’Istituto di Cherasco per creare rete e donare supporto agli elicicoltori sardi di oggi e a quelli futuri. Sabato 23 giugno, infatti, alla Scuola Civica di Musica in Via Sassari 3 a San Sperate, ci sarà la giornata informativa per gli interessati e gli appassionati del settore. L’Azienda Helixarda, infatti, fresca di inaugurazione della succursale a San Sperate si prepara all’espansione nell’isola con Simone Davini, responsabile della succursale: «L’elicicoltura non può essere uguale in tutti i luoghi. Cambia il microclima, pertanto ogni condizione è diversa e bisogna adattare l’elicicoltura alla realtà del luogo».

«Per troppi anni – sostiene Davini – l’elicicoltura è stata fatta dietro una scrivania. E’ necessario invece scendere negli allevamenti, capire i problemi reali, avere un contatto con gli elicicoltori, fare formazione. E’ un grande traguardo approdare anche in Sardegna».

Domenica 14 dicembre 2025, la Fiamma Olimpica dei Giochi invernali Milano-Cortina 2026 farà tappa a Cagliari, concludendo un percorso emozionante che ha attraversato l’Italia dal Tirreno fino al cuore della Sardegna. Ad accogliere la fiamma e a chiudere simbolicamente l’ultimo chilometro saranno tre atlete sarde, orgoglio dello sport regionale: Dalia Kaddari, velocista di livello internazionale; Giulia Stagno, capitana dell’Amsicora Hockey su prato; e Francesca Zucca, campionessa di nuoto.

La giornata prenderà il via alle 14:30 dal Poetto, con la partenza del primo tedoforo. Il lungo percorso cittadino porterà la fiamma attraverso Cagliari fino a via Roma, dove, intorno alle 16:00, le tre sportive prenderanno il testimone per accendere il braciere sul palco del City Celebration.

Il programma della celebrazione prevede:

14:30–14:45: Master of Ceremony racconta il viaggio della Fiamma con highlights delle tappe precedenti.
14:45–15:15: Momento dedicato al Comune di Cagliari.
15:15–16:15: Spazio ai partner dell’evento.
16:15: Arrivo dell’ultimo tedoforo in piazza.
16:30: Accensione del braciere da parte delle tre atlete.

La tappa di Cagliari rappresenta uno dei 60 appuntamenti previsti lungo l’intero percorso della Fiamma, che partirà dal Poetto e raggiungerà Milano il 5 febbraio 2026, coinvolgendo 501 tedofori tra nord e sud Italia. La scelta delle tre sportive sarde per l’ultimo tratto celebra non solo la tradizione olimpica, ma anche l’eccellenza dello sport isolano, rendendo la città protagonista di un evento di respiro nazionale.