È giunta alla sua 22° edizione l’attesissima Festa del Borgo di Sanluri, che negli anni ha guadagnato un richiamo ed un’importanza sempre maggiori a livello regionale e attirato un numero crescente di visitatori, diventando centrale nella promozione della tradizione e dei prodotti tipici del comune medio-campidanese. Ed è proprio l’identità di Sanluri e del suo incantevole borgo, ancora abitato da più di 3000 persone perché curatissimo e totalmente integrato nel paese, a conquistare ancora più spazio nell’edizione di quest’anno, in cui il protagonista assoluto sarà il civraxu, pane tipico sanlurese. Alle 11 di domenica 24 settembre, nella sede del Municipio, verrà infatti ufficialmente inaugurato il Museo di Panificazione del civraxu, con una degustazione sensoriale che porterà a scoprire tutti i segreti di questo prodotto simbolo della tradizione più antica del territorio.
Foto di una passata edizione della Festa del Borgo di Sanluri (fonte: http://vmphoto.blog.tiscali.it)
«Si tratta di un museo molto moderno, totalmente finanziato dalla Fondazione Banco di Sardegna che ha creduto nella grande validità del progetto» ci dice il sindaco di Sanluri Alberto Urpi. «Nel paese mancava il tempio del nostro prodotto più tipico. Ora – sottolinea – i visitatori potranno osservare tutte le fasi di panificazione, conoscerne la storia e scoprire il gusto dell’autenticità della più importante icona di Sanluri». Il progetto del museo, che sarà visitabile con biglietto unico assieme al Castello Giudicale, è stato realizzato dal consorzio Sa Corona Arrubia, ed è situato nello stesso edificio in cui già è attiva la Casa del Pane con i suoi laboratori didattici.
Per questo ampliamento è stata effettuata una accurata ricostruzione sulla storia della panificazione del civraxu e sulla sua ricetta, ed una timeline accompagnerà i visitatori dall’età prenuragica sino ai tempi più recenti. La visita terminerà poi in una stanza affrescata a rappresentare il borgo storico ed i suoi vicinati, mentre al centro ci sarà, nella posizione che gli spetta di diritto, proprio l’oro di Sanluri, il civraxu. Il tutto in chiave di «esaltazione e valorizzazione di due filoni fondamentali – commenta il sindaco – quello storico, legato all’importanza cruciale ricoperta da Sanluri in epoca medievale e i cui simboli sono il Castello e la manifestazione de Sa Batalla, e quello agroalimentare». L’amministrazione ci crede, e il tentativo di rafforzare l’identità sanlurese si rispecchia anche nel programma di questa nuova edizione della Festa del Borgo, a cui è stata integrata per la prima volta la Sagra del Civraxu: «Tutti i panificatori e le case del borgo accompagneranno i prodotti del territorio, ad esempio l’olio ed il vino, col civraxu» ci anticipa il primo cittadino.
Uno scorcio del Castello Giudicale di Sanluri (fonte: http://www.provincia.mediocampidano.it)
Tutto ruoterà quindi attorno a questo amatissimo tipo di pane, ma ci saranno anche visite guidate nelle cantine del posto, suonatori di launeddas per le vie del paese, associazioni culturali con punti di ristoro, gruppi folk in abito tradizionale nelle case padronali e nel centro storico. E poi, la riscoperta degli antichi mestieri nelle cortes apertas: realizzazione di scanni, di coltelli, di finimenti per i cavalli; la vendemmia; e persino la riproduzione delle barberie di una volta; e concorsi di pittura e fotografia, con artisti che accorreranno da tutta la Sardegna per partecipare al contest su Instagram. Alle 19, momento clou della serata con il concerto del gruppo Nemos presso il Castello Giudicale. Insomma, il 23 ed il 24 settembre Sanluri darà lustro alla sua produzione agroalimentare ed al suo intenso spirito medievale, cogliendo un’ulteriore occasione per dimostrare che non solo il mare, ma anche tanto altro, arricchisce la Sardegna.
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