Semplici, veloci e gustosi: ai ravioli dolci di patate proprio non si può dire di no! Si tratta di un primo piatto tipico della Sardegna legato ad una solida tradizione. Specialmente nella località di Nurri, ma non solo, le nonne tramandano gelosamente la ricetta di generazione in generazione, ma ciò che molti non sanno riguardo a questo piatto è che, oltre ad essere molto versatile, è anche semplice da cucinare, se si seguono i giusti accorgimenti.

Prima di tutto, occorre dedicarsi alla pasta fresca: si mescola la farina alla semola fine e si aggiunge, lentamente, dell’acqua salata, si impasta il tutto fino ad ottenere un composto elastico. Una volta ottenuto questo risultato, si suddivide la pasta e, con il matterello e l’ausilio della macchina per la pasta fresca, si vanno ad ottenere strisce di pasta sottili.

Intanto, per il ripieno, si lessano le patate, si passano con lo schiacciapatate e si aggiunge: un uovo, formaggio, nello specifico pecorino grattugiato, sale, zucchero e la menta, se fresca, ben tritata. Per i veri intenditori, non può mancare un pizzico di zafferano. Il composto andrà lavorato fino a quando non sarà omogeneo. A questo punto, con un cucchiaino, si prende una piccola parte del ripieno e si appoggia, delicatamente, sulla striscia di pasta preparata precedentemente. Completata la striscia si chiude premendo bene con le dita e utilizzando “sa serretta” (il tagliapasta) comunemente usata anche per il sofficini.

Ottenuti i ravioli, occorre cuocerli in acqua bollente e salata per circa 5 – 8 minuti e, dopo averli scolati, si possono condire a piacere con sugo di pomodoro oppure burro. In entrambi i casi, non deve mancare il formaggio grattugiato, sempre pecorino. Un altro modo per gustare questa pietanza è friggere i ravioli e servirli come dessert accompagnati da una spolverata di zucchero o miele. Infine, chi volesse addentrarsi nei crismi della tradizione, potrebbe arrostirli direttamente sulla brace e mangiarli così.

Le idee per cucinare questo piatto semplice e versatile non mancano, se volete stupire i vostri ospiti o concedervi un pranzo o una cena speciale, non perdete il video-tutorial girato apposta per voi!

Dosi

Pasta: 

100 gr semola fine

2oo gr di farina

acqua tiepida salta qb

Ripieno: 

500 gr di patate circa

formaggio grattugiato (pecorino) qb

1 uovo

menta qb

zafferano qb

sale qb

1 cucchiaio di zucchero

Entrare in gelateria e trovare gusto pomodoro, culurgione e corbezzolo. Non ci credete? Provate allora a passare nella gelateria artigianale di Silvia e Nicola Murgia: i due fratelli, con passione per la sperimentazione e gli ingredienti di qualità, da 10 anni gestiscono con impegno e dedizione IceMu, a Cagliari. La gelateria apre solo durante i mesi estivi: «Durante l’inverno ci dedichiamo alla ricerca delle materie prime, a sperimentare nuovi abbinamenti e alle innovazioni nel campo della gelateria come appunto quella di portare in tavola il gelato non più e solo come dolce ma anche come aperitivo o secondo», spiega Silvia.

Da qui l’idea per l’estate 2017: il gelato al culurgione. «Insieme alla sperimentazione portiamo avanti le nostre tradizioni familiari, quelle che ci legano fortemente alla Sardegna», racconta Nicola. Gli ingredienti utilizzati per la preparazione del celebre “raviolo” tipico dell’Ogliastra ma anche di altri centri dell’isola, sono quelli della ricetta tramandata ai fratelli da generazioni: «Gli ingredienti provengono tutti dalla Barbagia (di Seulo, ndr) e sono biologici. Patate, menta, pecorino stagionato, olio, strutto, aglio e semola di grano duro da mulino sardo», il tutto trasformato in un gustoso gelato da accompagnare, ad esempio, al pane guttiau.

Gusto pomodoro

Una passione, quella di Silvia e Nicola, per la buona cucina, un legame forte con le tradizioni, familiari e territoriali, un’attività che va avanti da 10 anni e la voglia di sperimentare abbinamenti e gusti che nell’idea collettiva non sono propriamente adatti al gelato, inteso come dessert. E i clienti apprezzano: «I gelati gastronomici da noi ideati sono sempre piaciuti. Sono creati con ingredienti totalmente naturali e i clienti ne riconoscono il loro valore aggiunto rispetto a quelli classici».

Gusto corbezzolo

Ma da IceMu non sono nuovi a questi gusti insoliti: è idea dell’anno scorso il gelato al pomodoro («utilizzato da una chef sarda in abbinamento al filetto di pesce»), quello al timo, al corbezzolo e alle acciughe e a breve ne nascerà un altro ancora, sul quale gli artigiani mantengono il segreto: «Possiamo solo dire che stiamo bilanciando un nuovo gusto che unirà i sapori della Barbagia con un frutto tipico della Baronia!».