Portu Maga: la rabbia del vicesindaco di Arbus, Schirru: «rispettate le regole anche sulla costa»

Il comune di Arbus esegue la differenziata da 10 anni, nel centro abitato con ottimi risultati, raggiunge il 75 per cento, ma nelle zone costiere, dove sorgono i villaggi di seconde case si fa fatica a rispettare le regole nonostante il servizio di raccolta si svolga regolarmente, Michele Schirru, il vicesindaco si sfoga su Facebook, invitando tutti alla correttezza.
«Ogni estate si leggono un’infinità di post sui social – denuncia Michele Schirru, vicesindaco di Arbus– che accusano l’amministrazione di inefficienza rispetto al servizio di ritiro rifiuti. In realtà il ritiro avviene regolarmente in tutte le zone, anche quelle vicino al mare, questo tipo di servizi però per funzionare al meglio, necessita della collaborazione di tutti». Schirru, che ha la delega per “Frazioni e Località Turistiche”, domenica sera ha pubblicato su Facebook un post con la foto scattata a Portu Maga davanti al villaggio di seconde case. Il post richiama l’attenzione su un problema diffuso un po’ in tutta la zona. Capita di frequente infatti, che in prossimità dei cassonetti, si creino delle discariche in cui vengono conferiti rifiuti ingombranti o addirittura speciali, che richiedono quindi uno smaltimento specifico. La natura dei rifiuti, come materassi o vecchi scaldabagni rivela che gli incivili non sono turisti o camperisti, ma senza ombra di dubbio si tratta dei proprietari delle seconde case che sorgono un po’ ovunque lungo la costa.
In realtà i cassonetti sono stati eliminati, l’amministrazione ha deciso di lasciarne solo qualcuno in prossimità dei villaggi sulla costa, per consentire ai turisti e a chi si reca in spiaggia di gettare i rifiuti, con l’intento quindi di scoraggiare la tendenza ad abbandonarli al mare, se da un lato i cassonetti servono a tenere pulite le spiagge, dall’altro rischiano di diventare luogo di origine di discariche improvvisate. «Finiremo per togliere anche quelli – minaccia Schirru- soltanto a maggio siamo dovuti intervenire a Bau Espis, una località vicino alla costa, per una situazione analoga a quella della foto. Abbiamo dovuto emanare un ordinanza e stanziare qualche migliaio di euro per ripulire la zona». Ritirare e smaltire questo genere di rifiuti ha un costo piuttosto elevato, perché ovviamente non rientra nei servizi ordinari, l’azienda che se ne occupa deve utilizzare un mezzo abbastanza grande per il trasporto, deve differenziare e smaltire i rifiuti.
Lo sfogo pubblico del vicesindaco è più che giustificato: «domenica mattina quando ho visto quello scempio mi sono davvero arrabbiato- racconta ancora Schirru- quando poi passando nel pomeriggio ho notato che in più c’era un vecchio televisore, appena abbandonato là in mezzo, ho sentito la necessità di denunciare pubblicamente questa inciviltà per sensibilizzare tutta la comunità, non solo di Arbus, ma di tutti coloro che hanno una casa nella zona». La situazione se è possibile risulta ancora più intollerabile considerato che il comune offre gratuitamente il servizio di ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti, è sufficiente una semplice telefonata per concordare il ritiro. «Quello che queste persone non vogliono capire – conclude Schirru- è che il danno si ripercuote su tutta la comunità: per finanziare l’intervento che servirà a ripulire la zona, dobbiamo sottrarre ad altre iniziative i fondi necessari, per esempio quelli destinati a eventi culturali».
Della stessa opinione il sindaco di Arbus, Antonello Ecca che condivide l’iniziativa del suo vice: «è una situazione inaccettabile, le cui conseguenze ricadono poi sui cittadini virtuosi, perché questi interventi comportano un inevitabile aumento dei costi. A breve- annuncia il primo cittadino- questione di qualche mese, aprirà la rifiuteria anche ad Arbus, nella zona artigianale, contiamo che il fenomeno si riduca». Il Comune rinnova anche l’appalto per l’intero servizio, 9 milioni di euro per cinque anni, sono previsti nuovi sistemi per efficientare il sistema. Sindaco e vicesindaco precisano che episodi come quello di Bau Espis o di Portu Maga vengono prontamente risolti, perché la zona ha una forte vocazione turistica e non sarebbe un bel biglietto da visita per i turisti, le spiagge sono pulite ed è così che deve sempre trovale chi viene a visitare la splendida Costa Verde, per questo è fondamentale la collaborazione di tutti. È emersa una nota positiva però, in questa vicenda: i moltissimi commenti di sostegno al post del vicesindaco, dimostrano che frequentatori e residenti della zona conoscono i servizi messi a disposizione dell’amministrazione, capiscono l’importanza della collaborazione e sono sensibili al problema.

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