Assemini: pacco anonimo di fazzoletti a Salis, la telenovela continua

Uno sfottò preso sul serio da alcuni sostenitori del candidato Salis e che rischia ora di deviare dai temi della campagna elettorale asseminese in vista del ballottaggio del 24 giugno.
È di due giorni fa la notizia che Enrico Salis consigliere di opposizione e candidato alle ultime amministrative con la lista LiberAssemini ha ricevuto un pacco semianonimo contenente fazzoletti di carta: una risposta firmata genericamente M5S allo sfottò che lo stesso Salis ha pubblicato su Facebook il 25 maggio per ironizzare sul discorso di commiato del sindaco Mario Puddu.
Ieri l’assessore comunale Gianluca Di Gioia ha scritto a Salis per scusarsi del gesto spiegando che si trattava di uno scherzo, un gesto ironico in risposta alle provocazioni dello stesso Salis. Anche il sindaco Mario Puddu, intervenuto in un primo momento per prendere le distanze da questo gesto, una volta che il “colpevole” ha ammesso le sue responsabilità, ha cercato di riportare tutto alla dimensione che avrebbe dovuto assumere fin dall’inizio: un botta e risposta ironico. Sarebbe bastato che Di Gioia si fosse assunto la paternità del gesto firmando il mittente del pacco.
Pace fatta quindi? Non sembra, visto che su Facebook altri esponenti di LiberAssemini, dopo il chiarimento, continuano a richiamare l’attenzione sul voto del ballottaggio in virtù di questo episodio che da sfottò reciproco si è trasformato in un caso clamoroso. Una cittadina come Assemini presenta diverse criticità sulle quali basare una campagna elettorale seria, concentrarsi sui fazzoletti di carta a una settimana dal ballottaggio potrebbe spingere gli elettori a disertare le urne facendo precipitare il già imbarazzante dato dell’affluenza.

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