Il picco della loro attività avveniva in estate quando in Gallura e Costa Smeralda, con l’arrivo di migliaia di turisti, la domanda di stupefacenti era maggiore. Una banda di trafficanti di droga attivissima nel Nord Sardegna e con base ad Alà dei Sardi è stata smantellata dai carabinieri. 

Sono 17 le persone che sono state arrestate nella maxi operazione denominata “Green Thum” (pollice verde). L’indagine era partita il 9 aprile 2017 dopo l’omicidio ad Alà dei Sardi di Pietro Nieddu, 47enne del posto. A seguito dell’omicidio sono partite delle indagini sul presunto responsabile ed è emersa l’attività di produzione, coltivazione, traffico, detenzione e spaccio di stupefacenti. 

Il gruppo non solo riforniva di droga la Gallura e la Costa Smeralda, ma la produceva. Il 21 agosto dello scorso anno tra Monti e Berchidda era stata scoperta la più grande piantagione di cannabis mai registrata in Sardegna, per un totale di 4887 piante. I ricavi della vendita relativa solo a questa piantagione erano stati stimati in 15 milioni di euro. 

La Polizia di Stato, su disposizione della Procura della Repubblica di Oristano, ha tratto in arresto un uomo di 36 anni, originario della Campania e residente nella provincia di Oristano, ritenuto responsabile di gravi episodi di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.

Le vittime sono la moglie dell’uomo e i figli minorenni che la donna aveva avuto da una precedente relazione, uno dei quali con disabilità.

L’arresto è arrivato al termine di un’approfondita attività investigativa condotta dalla Seconda Sezione della Squadra Mobile, che ha raccolto numerosi elementi di prova a carico del soggetto. Secondo quanto emerso, l’uomo avrebbe costretto la moglie, per anni, a subire rapporti sessuali, anche con modalità violente, e avrebbe maltrattato ripetutamente i figli della donna con insulti, minacce e percosse.

La svolta è arrivata dopo l’ennesimo episodio di violenza: la donna è riuscita a fuggire da casa insieme ai figli, e si è recata presso la Questura di Oristano per denunciare i fatti, accompagnata da un’amica a conoscenza della situazione.

Dopo la denuncia, la donna – residente in Lombardia – ha lasciato l’isola insieme ai figli, trovando rifugio in una località sicura.

L’uomo è stato arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Le indagini proseguono per approfondire ulteriori aspetti della vicenda e verificare eventuali responsabilità aggiuntive.