“Le famiglie gay non esistono”, “Potenziare i consultori per cercare di dissuadere le donne ad abortire”, parole di Fontana, ministro della Famiglia e Disabilità

Sostenere la famiglia, che è "quella naturale, con mamma e papà", mentre le famiglie arcobaleno "per la legge non esistono". Incentivare le nascite e disincentivare gli aborti: queste le linee guida che ispirano l'impegno del neoministro della Famiglia e disabilità, Lorenzo Fontana
canale WhatsApp
“Le famiglie arcobaleno non esistono”. E ancora: “Se l’Europa sta invecchiando ha bisogno di fare figli” e “voglio intervenire per potenziare i consultori per cercare di dissuadere le donne ad abortire”. Come riporta il Tgcom, questi sono alcuni dei passaggi salienti delle interviste rilasciate a diversi quotidiani da parte di Lorenzo Fontana, neoministro della Famiglia e disabilità. Il vicesegretario federale della Lega si è quindi espresso sui temi caldi legati al suo dicastero.
Aborto. Passaggio importante, quello sull’aborto. Fontana ha dichiarato che “restringere il diritto all’aborto è un tema che nel Contratto non c’è, credo anche che nella maggioranza non esista una sensibilità di questo tipo. Purtroppo, a mio modo di vedere. Voglio intervenire per potenziare i consultori per cercare di dissuadere le donne ad abortire. Sono cattolico, non lo nascondo. Ed è per questo che credo e dico anche che la famiglia sia quella naturale, dove un bambino deve avere una mamma e un papà“. A tal proposito, nel frattempo al membro del governo sono arrivate le congratulazioni da parte del Comitato NO194, che si batte per l’abrogazione della legge sull’interruzione volontaria della gravidanza. Il presidente nazionale del comitato, Pietro Guerini, ha commentato dicendo che “ritengo doveroso rivolgere anche pubblicamente al neoministro le più vive felicitazioni per la sua nomina a capo del dicastero per la Famiglia e la disabilità, essendo iscritto dall’anno 2011 al nostro Comitato, che conta oltre 30mila aderenti”. “La nostra battaglia è e rimane durissima – si legge ancora nel messaggio di Guerini – l’unica via per ottenere il nostro obiettivo è quella referendaria, perché mai una maggioranza parlamentare abrogherà la 194, ma avere a capo di un dicastero una persona sulle nostre posizioni è una grossa soddisfazione, che voglio condividere con i nostri militanti che in questi anni hanno lavorato con me, anche partecipando ai nostri eventi”.
Famiglie arcobaleno. Riguardo le famiglie gay, Fontana ha rimarcato che “per legge non esistono in questo momento“, ricordando però che “nel programma che è stato steso con i 5 Stelle non si sono, volutamente, toccati i temi etici. E io rispetterò quel programma. Quindi le varie realtà omosessuali, Lgtb, eccetera non si devono preoccupare”.
Natalità. Il ministro leghista si è concentrato sull’invecchiamento della popolazione e sul basso tassi di natalità: “Voglio lavorare per invertire la curva della crescita che nel nostro Paese sta diventando davvero un problema. È a rischio la tenuta sociale, perché si sta invertendo la piramide fra anziani e giovani. Anche economicamente, la situazione è insostenibile. Si dice che l’Europa che invecchia abbia bisogno di immigrati. Io credo invece che abbia bisogno di rimettersi a fare figli“. “In Europa sono molti gli esempi di politiche demografiche – ha aggiunto – si potrebbe pensare a un aumento degli assegni familiari o alla riduzione dell’Iva sui prodotti per i neonati. Oppure, visto che vogliamo la flat tax, applichiamola subito ai nuclei con almeno tre figli. Essendo un ministro senza portafogli darò molto fastidio al ministro dell’Economia (Giovanni Tria, ndr). Vanno spese le risorse che servono, altrimenti il Paese è destinato al declino”.
Disabili. Infine il discorso legato alla disabilità: “La questione economica è fondamentale. Gli assegni, specie quelli per i disabili gravi, sono troppo bassi, quasi derisori. Sono problemi che lo Stato ha sempre affrontato con superficialità. Adesso si cambia. Sono certo che le risorse si troveranno“.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Vandali al Faro di Capo Ferrato: due turisti svizzeri denunciati per graffiti e campeggio abusivo

Il Faro, sottoposto a vincolo paesaggistico ministeriale, si trova in una zona di eccezionale valore naturalistico e storico, meta ambita per escursionisti e turisti.
canale WhatsApp
Un’incursione vandalica ha macchiato uno degli angoli più suggestivi della Sardegna: il Faro di Capo Ferrato, prezioso simbolo paesaggistico e culturale nel Comune di Muravera, è stato deturpato con graffiti da due turisti svizzeri. L’intervento tempestivo del Corpo Forestale, Servizio Territoriale di Cagliari, ha portato alla loro denuncia e al sequestro di otto sanzioni per campeggio abusivo.
La segnalazione è arrivata dal personale della Stazione Forestale di Villaputzu e della Base Navale di Villasimius, intervenuti dopo aver appreso che alcuni giovani, accampati illegalmente nelle immediate vicinanze del faro, stavano imbrattando con bombolette spray le pareti dell’edificio. Il Faro, sottoposto a vincolo paesaggistico ministeriale, si trova in una zona di eccezionale valore naturalistico e storico, meta ambita per escursionisti e turisti.
Gli autori del gesto, due ragazzi di nazionalità svizzera, sono stati identificati e denunciati all’Autorità Giudiziaria per il reato di deturpamento di bene paesaggistico, che prevede una pena da 1 a 6 mesi di reclusione e una multa fino a 3.000 euro. Il gruppo, composto anche da minorenni, è stato inoltre sanzionato per aver effettuato campeggio abusivo nelle vicinanze del faro, violando così le norme di tutela ambientale.
Questa operazione rientra in un più ampio piano di controlli estivi intensificati dal Corpo Forestale, con l’obiettivo di prevenire incendi boschivi e proteggere i tesori naturalistici e culturali della Sardegna, riconosciuti a livello nazionale e internazionale.
Il Faro di Capo Ferrato, baluardo della storia marittima isolana, merita rispetto e protezione: episodi come questo rappresentano una ferita per l’identità e la bellezza del territorio, e confermano la necessità di vigilanza e responsabilità da parte di tutti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA