Il bilancio non viene approvato, a Monserrato cade la giunta comunale guidata da Tommaso Locci

Dopo due anni finisce l'era del consiglio del paese alle porte di Cagliari. Ci sono voluti quattro giorni di riunioni: oggi con dieci voti contrari, nove favorevoli e un astenuto è saltata l'approvazione del bilancio di previsione (sarebbero serviti undici voti). Nei prossimi giorni la giunta sarà commissariata.
Il bilancio non viene approvato, a Monserrato cade la giunta comunale guidata da Tommaso Locci.
Dopo due anni finisce l’era del consiglio del paese alle porte di Cagliari. Ci sono voluti quattro giorni di riunioni: oggi con dieci voti contrari, nove favorevoli e un astenuto è saltata l’approvazione del bilancio di previsione (sarebbero serviti undici voti). Nei prossimi giorni la giunta sarà commissariata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Monserrato, proiettili indirizzati al sindaco Locci, al comandate di Polizia e a un assessore

Grave atto intimidatorio a Monserrato dove sono state recapitate al sindaco Tommaso Locci, al comandante della Polizia locale e a un assessore della giunta comunale tre diverse buste con un proiettile.
Grave atto intimidatorio a Monserrato dove sono state recapitate al sindaco Tommaso Locci, al comandante della Polizia locale Massimiliano Zurru e a un assessore della giunta comunale tre diverse buste con un proiettile. A rivelarlo è stato lo stesso primo cittadino Locci durante la seduta del Consiglio comunale, come riporta L’Unione Sarda.
«Un atto avvenuto tra la presentazione delle mie dimissioni e il loro ritiro – ha detto Locci raccontando l’episodio agli astanti -. Il ritiro delle mie dimissioni ha avuto anche come motivazione il non volerla dar vinta a coloro che intendono creare un clima di tensione finalizzato al ribaltamento del volere che i cittadini hanno espresso nel giugno del 2016, dando fiducia al sottoscritto, alla squadra di maggioranza e al programma che portiamo quotidianamente avanti. Ritengo però che la decisione di ritirare le dimissioni sia stata presa da parte mia in modo egoistico. Rimetto la decisione di un mio prosieguo nel giusto ambito. A decidere sarà la mia famiglia». Il sindaco è poi uscito dall’aula in lacrime.

© RIPRODUZIONE RISERVATA