Era di origini sarde il macchinista di 61 anni che ha perso la vita nell’incidente ferroviario avvenuto nella notte a Caluso, in Piemonte. Si chiamava Roberto Madau, era residente a Ivrea ma era anche legatissimo e affezionato alla sua terra di origine come racconta il cugino, Matteo Madau, intervistato dal Tg di Videolina.

«Ogni anno rientrava per fare qui le ferie e affittava una casa a Bosa con il papà, che è di Lunamatrona e la sorella – ha raccontato il cugino -. Adorava il suo lavoro ed era sempre pronto ad aiutare tutti: tante volte si fermava qualche secondo in più per far salire le persone che arrivavano all’ultimo. La sua scomparsa così improvvisa è un grande lutto per tutta la famiglia, una tragedia che non si può descrivere».

A rendere ancora più triste questa vicenda c’è il fatto che Roberto Madau, dopo anni e anni di onorato servizio, sarebbe andato in pensione tra qualche mese.

Domenica sera, una chiamata al 112 ha allertato i Carabinieri della Sezione Radiomobile: due genitori chiedevano aiuto per il comportamento aggressivo del figlio durante una lite familiare a Sinnai.

Sul posto i militari hanno trovato il giovane, un 22enne disoccupato già noto alle Forze dell’Ordine, che aveva minacciato il padre con un coltello, poi sequestrato. Nonostante la sua resistenza, l’intervento si è concluso senza feriti.

Il ragazzo è stato arrestato per minaccia, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale. È stato attivato il protocollo “Codice Rosso” a tutela delle vittime, e il giovane trasferito nel carcere di Uta.