La splendida cornice del Bastione Sainy Remy ha ospitato questa mattina la conferenza della X edizione di Leggendo Metropolitano, il festival letterario che da ormai dieci anni porta a Cagliari un ampio ventaglio di personaggi nazionali e internazionali. Settanta ospiti fra scrittori, giornalisti, filosofi e studiosi provenienti dai più diversi ambiti del sapere, che fra il 7 e l’11 giugno saranno impegnati in quaranta incontri, ospitati come ormai è consuetudine fra i Giardini Pubblici di Cagliari e il Teatro Civico di Castello.

Uno, come ogni anno, il filo conduttore. Tema del 2018 la famiglia, la storia individuale e quella collettiva, da sempre prediletto oggetto d’indagine per alcuni dei più grandi della letteratura mondiale. Fra gli ospiti invece si registra il ritorno della scrittrice palestinese Suad Amiry, l’opinionista e giornalista Giampiero Mughini, il filosofo Daniel Dennett, il giornalista e scrittore Michele De Mieri e l’artista Moni Ovadia.

Anche per quest’anno è prevista una corposa serie di eventi collaterali e iniziative, dal biblioterapista al bibliositting. Tre gli appuntamenti dell’ormai collaudato Leggendo L’Ambiente, rassegna realizzata in collaborazione con Legambiente, costituita da una serie di passeggiate culturali alla riscoperta della città. Confermata anche la Biblioteca Vivente, progetto che punta all’abbattimento dei pregiudizi, che quest’anno si svolgerà sulle linee 1 e 6 del CTM. Come di consueto spazio per i giovani e i giovanissimi, a cui saranno dedicati il Book Camp e Laboratori. Il 10 giugno, alle 6.30, il pianista Francesco Libetta si esibirà invece a Marina Piccola. Ingresso libero e gratuito per tutti gli appuntamenti. In occasione di tre interventi, che si svolgeranno in lingua inglese, sarà resa disponibile la traduzione simultanea. In questo caso il costo per l’affitto dell’auricolare sarà di due euro.

Presenti alla conferenza, accanto al Direttore artistico del Festival Saverio Gaeta, Barbara Argiolas, assessore regionale al Turismo; Marzia Cilloccu, assessore alle Attività Produttive e Turismo del Comune di Cagliari; Giuseppe Dessena, assessore regionale alla Pubblica Istruzione e Paolo Frau, assessore alla Cultura del Comune di Cagliari.

C’è un filo verde che unisce le colline, i campi e le mani dei giovani sardi: è la passione per una terra che continua a generare innovazione, coraggio e sogni.

Nell’edizione regionale 2025 di Oscar Green, il premio di Coldiretti Giovani Impresa dedicato ai nuovi protagonisti dell’agricoltura, la Sardegna ha celebrato la sua nuova generazione di agricoltori: donne e uomini sotto i quarant’anni che hanno scelto di restare, coltivare, reinventare. A Ussana, tra il profumo della terra bagnata e il fermento delle idee, si sono incontrati giovani imprenditori, esperti e rappresentanti istituzionali per discutere di cambiamento climatico, mercati globali, innovazione produttiva e del valore sociale delle campagne.

Un momento di confronto e ispirazione, ma anche di orgoglio per una Sardegna che guarda avanti senza dimenticare le sue radici.

Cinque categorie, dieci finalisti under 40, altrettante storie di coraggio e cinque vincitori: Simone Angioni (Azienda Agricola Chiocciolhelix – Quartu) per la categoria Campagna Amica; Antonella e Maria Giovanna Puliga (Azienda Agricola Puliga – Buddusò) per Impresa Digitale e Sostenibile; Gabriele Comina (Cooperativa Sociale Comunità Il Seme Onlus – Oristano) per Coltiviamo Insieme; Beatrice Foddis (Azienda Foddis – Tertenia) per Agri-Influencer, che rappresenterà la Sardegna nella fase nazionale di Oscar Green; e Marco Ghiani (A Modo Nostro – Laconi) per la categoria Più Impresa. Cinque percorsi diversi, accomunati da un’unica visione: quella di un’agricoltura che non è solo lavoro, ma identità, cultura e innovazione sociale.

Storie di giovani che hanno saputo coniugare la sapienza contadina con la tecnologia, l’inclusione, la comunicazione e la creatività, trasformando le sfide del presente in semi di futuro. “Il futuro è oggi”, ha ricordato Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna, rivolgendosi ai finalisti. “Il confronto con i giovani è essenziale.

Questi ragazzi rappresentano una comunità sempre più ampia di nuove imprese agricole. Ora tocca a voi: prendete in mano il vostro futuro, e fatelo crescere.” Tra applausi e sorrisi, la Sardegna ha raccontato ancora una volta la sua storia più autentica: quella di una terra che sa guardare lontano, continuando ogni giorno a coltivare il futuro.