Inaugurato a Oristano il busto intitolato a Giovanni Falcone
Un busto raffigurante Giovanni Falcone, realizzato dallo scultore Giuseppe Maccioni è stato donato alla Casa di reclusione di Massama a Oristano. A breve verrà realizzato anche un busto di Paolo Borsellino, che sarà poi portato nello stesso carcere. La cerimonia di presentazione, data nella quale si celebra quest'anno il 201° anniversario della festa della Polizia Penitenziaria, si è tenuta oggi.
Un busto raffigurante Giovanni Falcone, realizzato dallo scultore Giuseppe Maccioni è stato donato alla Casa di reclusione di Massama a Oristano. A breve verrà realizzato anche un busto di Paolo Borsellino, che sarà poi portato nello stesso carcere.
La cerimonia di presentazione, data nella quale si celebra quest’anno il 201° anniversario della festa della Polizia Penitenziaria, si è tenuta oggi.
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Accadde Oggi: 23 maggio 1992, la strage di Capaci
Ogni anno, il 23 maggio, si svolgono diverse manifestazioni per ricordare la morte del magistrato Falcone, della moglie e della scorta nella strage di Capaci.
Strage di Capaci, 23 maggio 1992. Sono passati 27 anni dall’attentato ricordato con il nome di “Strage di Capaci”, in cui morirono il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
Giovanni Falcone era nato a Palermo il 18 maggio 1939, è stato un magistrato molto attivo nella lotta contro la mafia ed è considerato un eroe insieme all’amico e collega Paolo Borsellino, che è stato ucciso pochi mesi dopo nella Strage di via D’Amelio a Palermo, avvenuta il 19 luglio 1992.
Il 23 maggio 1992, il giudice Falcone stava tornando a casa da Roma, come faceva solitamente nel fine settimana, insieme alla moglie Francesca. Partito da Ciampino con un jet di servizio intorno alle 16:45, atterra all’aeroporto Punta Raisi di Palermo dopo un volo di 53 minuti. Qui trova ad attenderlo 3 Fiat Croma blindate con la scorta. Falcone si mette alla guida della Croma bianca. In macchina con lui ci sono la moglie e l’autista giudiziario Giuseppe Costanza. La macchina di Falcone è preceduta da una Croma marrone, con gli agenti Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo, e seguita da una Croma azzurra con gli agenti Paolo Capuzzo, Gaspare Cervello e Angelo Corbo.
La macchina di Falcone si schianta contro il muro di cemento e detriti causati dallo scoppio. Il Giudice Falcone muore durante il trasporto in ospedale a causa del trauma cranico, causato dall’impatto contro il parabrezza, e da varie lesioni interne. La moglie Francesca muore invece in ospedale la sera alle 22:00. L’agente Costanza, che si trovava nella macchina con il giudice, rimane illeso. Gli agenti della terza automobile rimangono feriti, ma non sono in pericolo di vita. Il 25 maggio 1992 si svolgono a Palermo i funerali delle vittime.
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