(VIDEO) Il coro vocale di Nulvi intona “No potho reposare” e incanta l’aeroporto di Bergamo

Dopo l'esecuzione di questo splendido brano il coro ha cantato altri tre brani, regalando ai viaggiatori, 13 minuti di bellezza, racchiusi nel video gentilmente concesso a Vistanet da Salvatore Patatu.
Gradita sorpresa domenica scorsa all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio, dove il coro vocale di Nulvi, che stava rientrando in Sardegna dopo un concerto a Monza, ha dato vita a un concerto spontaneo durante l’attesa dell’apertura del gate, in ritardo di circa mezz’ora.
Viva emozione tra i presenti quando il tenore del coro ha intonato i primi versi di “No potho reposare”, il brano composto nel 1920 da Giuseppe Rachel sul testo di una poesia di Salvatore Sini e portato alla conoscenza del grande pubblico dalla splendida voce di Andrea Parodi.
Dopo l’esecuzione di questo splendido brano il coro ha cantato altri due brani, “A ballar”e, di Tonino Puddu e la ninna nanna del coro di Nulvi scritta da Gavino Senes e Sauro Piana, regalando ai viaggiatori, 13 minuti di bellezza, racchiusi nel video gentilmente concesso a Vistanet da Salvatore Patatu, che ha filmato l’intera esibizione.
Posted by Salvatore Patatu on Sunday, 13 May 2018
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Dalla Sardegna agli USA: cellule staminali da sangue cordonale salvano un bimbo americano

Una donazione partita da Cagliari ha permesso un trapianto cruciale a Cincinnati.
Un lungo viaggio intercontinentale, da Cagliari a Cincinnati, ha segnato la speranza di vita per un bambino statunitense di appena un anno, affetto da una rara patologia genetica. Protagoniste di questa storia sono un’unità di cellule staminali da sangue cordonale, prelevata in Sardegna e utilizzata con successo per un trapianto salvavita negli Stati Uniti.
Il prelievo, come riporta il quotidiano L’Unione Sarda, è avvenuto lo scorso aprile presso la Banca del Sangue Cordonale (BSC) dell’Arnas Brotzu, guidata dal dottor Mauro Carta. L’unità è stata spedita al Centro Trapianti di Cincinnati, dove è stata impiegata nel trattamento del piccolo paziente. L’intervento, reso possibile grazie alla collaborazione tra la struttura cagliaritana e il registro americano NMDP (National Marrow Donor Program), è stato coordinato con il supporto del Registro Italiano Donatori di Midollo Osseo (IBMDR).
La donazione, frutto della generosità di una famiglia sarda, ha avuto un esito positivo, senza complicanze rilevanti nel decorso post-operatorio. Un gesto semplice ma straordinario, che ha permesso di trasformare quello che spesso viene scartato – il sangue contenuto nel cordone ombelicale – in una risorsa preziosa per la medicina. Le cellule staminali ematopoietiche contenute nel cordone ombelicale rappresentano oggi una valida opzione per il trattamento di numerose patologie, in particolare nel campo dell’onco-ematologia pediatrica.

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