L’unica persona che, nonostante tutto, non ti lascerà mai. Auguri mamma!

Di mamma ce n'è una sola: auguri a tutte le mamme!
“La mamma è sempre la mamma” è una frase che è stata coniata per rendere efficace un’idea difficile da esprimere. Non c’è una definizione di “mamma”, o meglio: ogni dizionario ne definisce il significato in senso stretto, ma non sono certamente cinque righe a spiegare il reale concetto, quello che ogni figlio vorrebbe esprimere.
Non a caso, la prima parola che solitamente i bambini pronunciano è proprio “mamma“, e anche se i linguisti ci spiegano che in realtà questo fenomeno risale al fatto che i bambini tendono a riprendere l’atto compiuto durante la suzione (quindi il suono “ma” si ricollega al movimento delle labbra del piccolo quando succhia il latte) è più romantico credere che questa parola sia quella eletta grazie all’importanza del ruolo di mamma.
Madre può essere tante cose: può essere amica o ostacolo, può essere colei che ci ha insegnato quanto sia divertente ballare sulle note dei Queen, oppure quella che non ci capisce, che ci trattava da bambini quando noi ci sentivamo già adulti, avversaria durante i peggiori litigi ma sempre pronta a regalare uno dei suoi migliori abbracci dopo ogni scontro.
Madre è colei che ci trasmette conoscenza: ci fa assaggiare le fragole d’estate e le castagne in autunno, quando ancora noi non sappiamo come sia il mondo fuori dalla sua pancia. Ci incoraggia ad avere delle passioni, facendoci amare il modo in cui lei coltiva le sue, insegnandoci quanto sia bello leggere, o quanto sia bello conoscere, o viaggiare e affrontare ogni giorno nuove sfide. Ci insegna che in coppia si è più forti, ma anche da soli si possono fare grandi cose.
Mamma, infatti, può essere anche papà e insegnarci la bellezza dell’essere multitasking: come si fa un impianto elettrico, come si rammenda un maglione, come nella vita l’importante sia adattarsi: non importa come la società voglia che tu cresca, importa che cosa vuoi essere tu.
Mamma, può non esserci mai stata. Può averci voltato le spalle, essere la figura che agli altri maggiormente invidiamo, quella che sotto sotto abbiamo sempre voluto, ma mai avuto.
Mamma può non esserci adesso, ed essere tutto ciò che vorremmo avere al nostro fianco.
Mamma può mancare alla sera, quando si guardano le stelle, o al mattino, quando l’odore del caffè ci ricorda le pause fugaci passate a raccontarsi.
Può mancare quando tentiamo di fare quel qualcosa che lei riusciva a realizzare sempre in maniera eccellente, e noi non tanto.
Mamma può essere la persona che prima non sopportavamo, ma che ora ci costringe a crogiolarci nell’idea che forse non gliel’abbiamo detto abbastanza quanto le volevamo bene e quanto delle volte aveva ragione.
Perchè la mamma è scontata: lei c’è, c’è sempre stata, non può non esserci.
Mamma è un insieme di profumi, di gesti, di coccole dolci, di carezze, di capelli morbidi al tatto, dove è bello poter affondare le dita e i pensieri.
È la custode dei nostri ricordi migliori, colei che ci accompagna tenendoci la mano durante i nostri primi passi, e che poi ci chiede di sorreggerla quando le sue gambe provate dal tempo non sono più così forti.
Mamma ci insegna l’amore da bambini, ci insegna cosa significhi avere pazienza, essere tenaci, non accontentarsi della propria condizione, avere degli obiettivi, puntare sempre in alto, non porsi mai dei limiti, ma al contempo restare nel mezzo, senza esagerazioni, che l’umiltà è la virtù più bella che un uomo o una donna possano mai sfoggiare.
Viene difficile trovare una conclusione, perchè le parole sono tante e sconnesse, perchè la mamma è sempre la mamma, e forse al mondo non esiste definizione che possa spiegare quanto belle e uniche siano le nostre donne preferite.
Solamente, grazie: per aver sopportato le nausee, per le notti insonni, per la pazienza nell’insegnarci le cose, per la fiducia concessa sempre e comunque, dopo ogni delusione.
Grazie mamme per aver trascorso gli anni nella speranza che noi diventassimo delle persone migliori di voi, senza sapere che in realtà resterete sempre il limite invalicabile, l’esempio più alto.
Grazie per averci dato la vita, e per aver dedicato la vostra a noi.
Buona festa della mamma!

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Meraviglie di Sardegna: la spiaggetta di Cala Fighera, il paradiso a due passi dal traffico caotico

C’è un luogo a Cagliari dove il tempo sembra rallentare, dove il rumore del traffico si dissolve tra il profumo della macchia mediterranea e il suono discreto delle onde che si infrangono contro la roccia: è Cala Fighera, una piccola meraviglia incastonata tra le pieghe del promontorio della Sella del Diavolo, raggiungibile via mare attraversando la scogliera di Calamosca, tra insenature segrete, pareti rocciose e scivoli naturali che sembrano scolpiti dal vento.
Meraviglie di Sardegna: la spiaggetta di Cala Fighera, il paradiso a due passi dal traffico caotico.
C’è un luogo a Cagliari dove il tempo sembra rallentare, dove il rumore del traffico si dissolve tra il profumo della macchia mediterranea e il suono discreto delle onde che si infrangono contro la roccia: è Cala Fighera, una piccola meraviglia incastonata tra le pieghe del promontorio della Sella del Diavolo, raggiungibile via mare attraversando la scogliera di Calamosca, tra insenature segrete, pareti rocciose e scivoli naturali che sembrano scolpiti dal vento.
Ma il vero fascino di questa spiaggia nascosta si scopre camminando, perché la via migliore per raggiungerla parte da terra, con un sentiero poco agevole, non adatto a bambini piccoli o persone anziane, che inizia sopra La Paillote, al termine del tratto asfaltato che giunge da Calamosca. Poco prima dell’ex stabulario si apre un passaggio nella vegetazione, un sentiero che si arrampica e si snoda tra cespugli di lentisco e ginepro, scavalca la cresta rocciosa della Sella del Diavolo e regala scorci mozzafiato su Cagliari e sul Golfo degli Angeli, fino a condurre a questo piccolo paradiso di pietra e mare. Scarpe da ginnastica chiuse, un po’ di determinazione e la voglia di camminare fuori dai percorsi battuti sono l’unico prezzo da pagare per accedere a uno degli angoli più intimi e autentici della costa cagliaritana. Durante il tragitto, oltre al panorama incantevole, si possono esplorare le fortificazioni che punteggiano la sommità della Sella, silenziosi custodi di un passato militare ormai dimenticato. E poi, all’improvviso, ecco la spiaggia: Cala Fighera si apre come un respiro tra le rocce, protetta dal promontorio e circondata da un mare che sembra dipinto. Le sue acque sono un continuo gioco di colori, che oscillano tra il turchese e il verde smeraldo, cangianti a seconda della luce e del momento della giornata. Il fondale, basso e ciottoloso all’inizio, invita a immergersi con calma, lasciandosi avvolgere da una trasparenza che incanta e disarma. Cala Fighera è più di una semplice spiaggia: è un rifugio, un regalo segreto per chi ha voglia di allontanarsi dalla routine e scoprire che, anche a due passi dal caos cittadino, la Sardegna sa ancora essere selvaggia, pura e sorprendentemente vicina al cuore.

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