Il corner Roncato della Rinascente cerca addetti vendita. Ecco l’annuncio di lavoro.

“Si ricerca una figura di addetta/o alle vendite da assumere con contratto a tempo determinato a tempo parziale 24 ore per il corner situato presso Rinascente Cagliari. Il/La candidato/a parteciperà attivamente alla gestione del corner in coerenza con le linee guida aziendali. Dovrà assicurare una costante attività di accoglienza e assistenza alla clientela, offrendo un qualificato supporto nella presentazione e nella scelta dei prodotti. Parteciperà all’attuazione delle attività di merchandising e alla gestione dello stock.

Requisiti vincolanti: – 5 anni di esperienza maturata nell’ambito di un contesto retail caratterizzato da vendita assistita – il punto vendita è aperto 7 giorni su 7 e pertanto si richiede la piena disponibilità a lavorare su turni, durante il fine settimana e festivi – buona conoscenza della lingua inglese – diploma di scuola media superiore. Preferenziali: – immagine curata – elevata capacità di ascolto del cliente e di comprensione dei suoi bisogni – buone capacità di comunicazione- proattività e attitudine al problem solving – spirito di collaborazione e orientamento al team working – conoscenza pacchetto Office – è gradita la conoscenza di lingua inglese fluente. Contratto di lavoro: Part-time, Tempo determinato.

«Se riuscite a cucinarlo meglio di me, torno in Libano a nuoto». Non usa giri di parole Abbas Ahmad, lo chef e food influencer libanese meglio conosciuto sul web come Habibi Original, per lanciare il guanto di sfida alla Sardegna. Al centro della contesa c’è uno dei re della tavola isolana: l’agnello. Il ristoratore, celebre per il tormentone «Habibi, yalla», ha pubblicato un video diventato immediatamente virale in cui mette alla prova una delle tradizioni gastronomiche più radicate e identitarie della regione.

Nel reel della discordia, lo chef mostra una testa d’agnello preparata secondo la sua personale ricetta: una cottura lentissima di ben dieci ore. Ahmad illustra minuziosamente la tecnica, spiegando che la carne viene avvolta in carta da forno e poi sigillata nell’alluminio, con un avvertimento categorico: «La stagnola non deve mai toccare il cibo».

Ma a far esplodere la polemica non è stata solo la ricetta, quanto il racconto del suo viaggio nell’Isola. L’influencer sostiene infatti di aver girato a lungo la Sardegna alla ricerca del leggendario agnello sardo, senza però averne trovato traccia nei menù: «Neanche un ristorante lo faceva, neanche uno ne abbiamo trovato», ha dichiarato nel video, un’affermazione che ha scatenato l’immediata reazione degli utenti sardi.

Il finale del filmato è una provocazione in piena regola, studiata per stuzzicare l’orgoglio dei pastori e degli chef sardi. «Sfido tutta la Sardegna: se riesci a fare un agnello così, fai un video e taggami. Se sei più bravo, non solo ti promuovo gratis e ti regalo dieci casse di vino libanese, ma torno a casa a nuoto ammettendo che sei migliore di me».

Abbas Ahmad non è nuovo a queste uscite teatrali — marchio di fabbrica del suo personaggio social — ma toccare l’agnello in Sardegna significa toccare un nervo scoperto. Resta ora da vedere se qualche agguerrito ristoratore sardo raccoglierà l’invito, pronto a dimostrare che, sul proprio terreno, la tradizione millenaria dell’Isola non teme alcun “Habibi”.