San Gavino, l’associazione Skizzo presenta il tour dei Murales con la nuova opera di Mauro Patta

Il murale di Mauro Patta arricchisce il nuovo tour che l'associazione Skizzo presenterà a San Gavino Monreale sabato 12 e domenica 13 maggio, durante la manifestazione Monumenti Aperti 2018.
Dopo un lungo periodo di riposo, utile a sviluppare nuove idee, l’associazione culturale Skizzo di San Gavino Monreale torna alla ribalta delle cronache con nuovi progetti e una serie di attività legate alla cultura e all’arte. Un tour ed un nuovo murale sono tra gli avvenimenti che nei prossimi giorni faranno da aggregatore di emozioni e condivisione per tutta la popolazione del paese del Medio Campidano.
In primis ritorna il Tour dei Murales, che già lo scorso anno ebbe un buonissimo successo attivando la presenza di centinaia di persone provenienti da tutto il mondo. Questa occasione si legherà all’evento Monumenti Aperti 2018 a cui San Gavino Monreale parteciperà nel corso di sabato 12 e domenica 13 maggio: nel corso di una passeggiata, i membri dell’associazione racconteranno la genesi di ciascun murale, definendo il suo significato, le tecniche utilizzate e curiosità sugli artisti che vi hanno lavorato. Sarà a disposizione anche uno stand in cui i visitatori potranno acquistare il merch dell’associazione e contribuire così alla realizzazione di nuove opere d’arte nel corso dell’estate in arrivo.
Il costo del tour completo è di 5 euro (partenza alle 15 in entrambe le giornate, sessione aggiuntiva alle 10.00 domenica 13) mentre il mini tour (proposto in entrambi i giorni a partire dalle ore 18.00) costerà 2 euro. Questo giro si arricchirà nei prossimi giorni di una nuova opera: è presente a San Gavino Monreale l’artista di Atzara Mauro Patta, al lavoro sul muro di Casa Scano (via Convento, fronte Is Quattrus Griffois) per regalare alla cittadinanza una composizione che prende spunto dal mondo rurale della Sardegna. Nelle sue iniziative artistiche sono infatti raggruppati sentimenti, stati d’animo, emozioni, personaggi e luoghi indefiniti rappresentati come fossero sogni, immagini oniriche. Affascinato dalla critica sociale e dal mondo rurale riguardanti principalmente la sua terra, la Sardegna, ha indirizzato la sua ricerca artistica verso l’autoanalisi, mezzo indispensabile per arricchire il suo lavoro dal carattere antropologico.
Vincitore dei primi premi di Loceri e Atzara, utilizza la sua pittura fatta di toni cupi e segno irrequieto per rappresentare attraverso i soggetti delle sensazioni che prendono forma generandosi da un’atmosfera quasi solida, per diventare simboli esterni di paesaggi interni e personali che, attraverso il medium-artista, possono essere portati alla luce.

© RIPRODUZIONE RISERVATA