(VIDEO) Carlo Coni completa il giro della Sardegna in kayak: l’emozionante arrivo al Poetto
Coni ha portato a termine la sua impresa cercando di fare tutto da solo, dormendo in tenda e sacco a pelo, ricaricando il cellulare con un piccolo pannello solare portatosi dietro e nutrendosi spesso con pesci da lui stesso pescati.
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Ieri mattina, alle 11.30, Carlo Coni è arrivato al Poetto dopo aver completato la sua impresa: il giro della Sardegna in kayak.
Un’impresa portata a termine dal 42enne cagliaritano in soli 34 giorni, dopo aver toccato tutte le coste dell’isola. Ieri lo hanno accolto e applaudito gli amici, i parenti e i ragazzi dell’associazione Olè Kayak di cui Coni fa parte. Alcuni di loro lo hanno accompagnato nell’ultimo tratto, da Maddalena Spiaggia (Capoterra) fino allo stabilimento D’Aquila del Poetto.
Coni ha portato a termine la sua impresa cercando di fare tutto da solo, dormendo in tenda e sacco a pelo, ricaricando il cellulare con un piccolo pannello solare portatosi dietro e nutrendosi spesso con pesci da lui stesso pescati.
Ecco il VIDEO realizzato da Antonello Siddi del suo arrivo al Poetto.
29 aprile 2018 l'arrivo di Carlo Coni che conclude dopo 36 giorni il periplo della Sardegna in kayak . Allo stabilimento balneare D'Aquila,tanti amici, ammiratori, stampa e TV locale festeggiano il suo arrivo. Video Antonello Siddi
Posted by Antonello Siddi on Sunday, 29 April 2018
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Maxi piantagione di marijuana da un milione di euro scoperta a Sedini, la Finanza trova più di 4mila piante

La coltivazione, dotata di un sofisticato sistema di irrigazione abusivo, avrebbe fruttato circa un milione di euro.
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Una piantagione con 4.600 piante di marijuana è stata scoperta e sequestrata nelle campagne di Sedini dalla Guardia di finanza di Sassari, con il supporto del Reparto aeronavale di Cagliari.
La coltivazione, dotata di un sofisticato sistema di irrigazione abusivo, avrebbe fruttato circa un milione di euro.
Nel terreno è stato trovato anche un capannone adibito a essiccatoio e deposito. I responsabili non sono stati ancora identificati, ma sul posto sono stati rinvenuti sistemi di videosorveglianza, indumenti e attrezzi ora al vaglio dei laboratori.
Su ordine della Procura di Sassari, dopo aver verificato l’alto contenuto di Thc, le piante sono state distrutte con l’aiuto di Forestas.
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