25, 28 aprile e 1 maggio: tre giornate di festa si sono trasformate in una mini vacanza per molti italiani e sardi e tutto a beneficio del traffico aereo e del turismo nelle principali mete isolane.

I numeri degli arrivi e delle partenze sui principali scali sardi segnalano un traffico di persone che eguaglia o supera quello di Pasqua 2017. Complici i prezzi accessibili e i voli diretti delle compagnie low cost, anche i sardi si muovono verso la Penisola o verso mete estere ma altrettanti turisti, se non di più, arrivano nell’isola per godersi la bella stagione.

Il traffico aereo sardo complessivo stimato per questo ponte, incluso il 25 aprile, è di circa 170mila passeggeri. In particolare, i dati dello scalo cagliaritano descrivono un trend positivo: dal 1° gennaio al 15 aprile 2018, i passeggeri in arrivo e partenza sono stati 846.603 con un +8,81% rispetto al 2017, di cui 717.754 (+4,49%) sui voli nazionali e 128.849 (+41,37%) su quelli internazionali.

Ma Cagliari si attesta la meta più ricercata anche dagli stessi sardi che, in vista della Festa di Sant’Efisio del 1° maggio, stanno arrivando nel capoluogo per assistere alle celebrazioni. Ma per il 1° maggio è previsto anche l’arrivo di due navi da crociera, Msc Opera e Divina, con a bordo 5000 turisti  che avranno la fortuna di assistere alla sfilata dei costumi sardi in onore del santo.

Sempre in occasione della Festa di Sant’Efisio, Trenitalia d’intesa con la Regione ha previsto 10 treni straordinari in partenza da Oristano, San Gavino e Cagliari. Sarà poi potenziata l’offerta dei treni normalmente previsti tra il capoluogo e Carbonia/Iglesias, Olbia e Oristano con in totale circa 3.400 i posti in più.

Oggi a Cagliari si sono svolte due manifestazioni in contemporanea. Da un lato, un corteo di estrema destra organizzato da Blocco Studentesco, composto da circa cinquanta partecipanti; dall’altro, una manifestazione partita da piazza Garibaldi alle 16:00, con circa 1.500 cittadini e cittadine scesi in strada per esprimere la propria indignazione contro quella che hanno definito “una sfilata fascista”, ritenuta in contrasto con lo spirito antifascista della Costituzione italiana.

Non si sono verificati scontri né contatti diretti tra i due gruppi. Le tensioni si sono invece registrate tra la polizia e il corteo antifascista: gli agenti hanno infatti utilizzato lacrimogeni e idranti già alla partenza da piazza Garibaldi, provocando la dispersione di parte dei manifestanti e scoraggiando molte famiglie con bambini dal proseguire la marcia.

Il corteo ha attraversato via Garibaldi, per poi proseguire in discesa verso via Lanusei. Ogni tentativo dei manifestanti di avvicinarsi a via Sonnino è stato respinto dalle forze dell’ordine con nuovi lanci di lacrimogeni e getti d’acqua. Dopo essere passati per via del Cimitero, i partecipanti sono stati nuovamente bloccati.

Nel tentativo di risalire da via Sonnino per tornare in piazza Garibaldi, il corteo si è trovato ancora una volta di fronte alla polizia, che ha fatto un uso massiccio di lacrimogeni e idranti. La folla, visibilmente stordita, si è dispersa; molte persone hanno lamentato difficoltà respiratorie a causa dei gas.

La manifestazione si è distinta per la sua eterogeneità generazionale, con la presenza di studenti, lavoratori e pensionati. Gli unici momenti di forte tensione si sono verificati quando alcuni manifestanti in prima linea hanno lanciato bottiglie verso le forze dell’ordine, che hanno risposto con idranti e fumogeni.