Lo scatto è stato realizzato l’1 maggio 1988: lui aveva 21 mesi ed era pronto per partecipare alla Sagra di Sant’Efisio, indossando un costume sardo, accompagnato da papà Pietro e mamma Kirsten. Ora possiamo svelarvi di chi si tratta: ecco a voi un baby Francisco Porcella, con lo sguardo leggermente corrucciato, chissà perchè, ma sempre bellissimo!

Foto dal profilo Instagram di Francisco Porcella insieme ad Anastasia Kuzmina

Questa sera, 30 anni dopo lo scatto, il nostro atleta preferito, orgoglio sportivo della nostra terra, si esibirà, sempre purtroppo accompagnato dal tutore al braccio destro (a causa della lussazione alla clavicola procuratasi a seguito di una caduta con lo snowboard) sul palco della trasmissione su Rai 1 “Ballando con le Stelle”.

Il nostro Francisco avrà bisogno di tutto il supporto e i voti dei suoi conterranei che, come ben saprete, ama all’inverosimile: l’elemento di difficoltà estremo c’è. Ballare col tutore impedisce movimenti essenziali e utili all’esibizione: il nostro sostegno quindi sarà importantissimo.

Cagliari, botte e minacce agli anziani genitori: arrestato.

Un episodio inquietante ha scosso la città di Cagliari, dove un giovane di 28 anni è stato arrestato e portato nel carcere di Uta a seguito di una lunga serie di comportamenti violenti nei confronti dei propri genitori.

La notizia, emersa nelle ultime ore, ha destato attenzione e preoccupazione tra i cittadini, sottolineando la gravità della violenza domestica anche all’interno delle mura familiari.

Le vittime, due anziani coniugi pensionati, hanno trovato il coraggio di denunciare le ripetute aggressioni fisiche, le minacce e le umiliazioni subite da parte del figlio, un pregiudicato noto per le sue condotte problematiche. Le indagini condotte dai carabinieri, avviate in seguito alla denuncia degli stessi genitori, hanno evidenziato un quadro di violenza domestica allarmante, ritenuto talmente grave da indurre l’autorità giudiziaria a intervenire con una misura restrittiva.

Il giovane, una volta rintracciato, è stato accompagnato presso la caserma dei carabinieri, dove sono state espletate le formalità di rito prima di essere trasferito nel carcere di Uta. In questo momento rimane a disposizione delle autorità, mentre la comunità si interroga su come fenomeni simili possano trovare spazio anche in contesti familiari considerati normalmente sicuri.